Afghanistan, spunta un ordigno durante la visita del sottosegretario

i militari di stanza nella base avanzata “Tobruk”, a Bala Baluk, grazie all’occhio di uno speciale dirigibile che controlla l’area, hanno notato alcune persone piazzare l’ordigno lungo la strada in concomitanza del sopralluogo di Gianluigi Magri

ROMA. Un ordigno esplosivo rudimentale è stato rinvenuto nei pressi di una base militare italiana in Afghanistan, quasi in concomitanza con la visita del sottosegretario alla Difesa Gianluigi Magri. I fatti risalgono a ieri sera, quando i militari di stanza nella base avanzata “Tobruk”, a Bala Baluk, grazie all’occhio di uno speciale dirigibile che controlla l’area, hanno notato alcune persone piazzare l’ordigno lungo la strada. Stamani l’ordigno è stato individuato e distrutto, più o meno in contemporanea con la visita di Magri, che in una trasferta di più giorni ha salutato i militari italiani schierati nelle basi di Farah, Herat, Shindand (anche qui è stato fatto brillare un quantitativo di armi e munizioni sequestrato nei giorni scorsi) e, appunto, Bala Baluk.

«Ai nostri militari», dice il sottosegretario, «ho espresso la gratitudine del Governo e di tutto il Paese per il lavoro importante che fanno e per come lo fanno, con grande efficacia e senso di umanità. Ho trovato dei soldati motivati, dal morale alto e sereni, solidali tra loro e con il popolo afgano, che apprezza lo sforzo che stiamo facendo. E ricambia. Basti pensare che proprio oggi, al termine della messa di Natale celebrata nella base Tobruk dal vescovo ausiliare dell’Aquila Giovanni D’Ercole, due ufficiali dell’Esercito afgano hanno voluto esprimerci la loro vicinanza in un momento che sanno essere per noi particolarmente sentito».

«L’Italia», ha detto Magri ai militari in Afghanistan, «è orgogliosa di voi, perché non solo difendete la pace e la sicurezza internazionale, ma quotidianamente contribuite alla ricostruzione di questo Paese sostenendo la popolazione con l’attuazione di progetti nei più svariati settori, dall’educazione alla sanità, dallo sviluppo economico alla governance».

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