Aggressione nel bar, feriti 2 giovani

Gravi in ospedale, gruppo di otto romeni individuato e denunciato

SULMONA. Li hanno massacrati di botte, forse per una semplice battuta. Una parola di troppo pronunciata in un bar del centro storico ha scatenato la furiosa reazione di un gruppo di romeni - otto in tutto - nei confronti di due giovani sulmonesi, finiti in ospedale con gravi lesioni al volto e alla testa. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri. Gli aggressori sono stati individuati e denunciati per lesioni.

Non accenna a finire l’ondata di violenza in città. Soprattutto di notte. Nemmeno dopo l’ordinanza del sindaco, che ha suscitato mille polemiche, con cui è stata anticipata di un’ora la chiusura di pub e bar. E la conferma è arrivata con il grave episodio che si è verificato qualche giorno fa in un bar nei pressi di piazza XX Settembre.

IL FATTO. Verso le 22 E.R., di 43 anni, e M.D.R. (45) sono entrati nel bar chiedendo una birra. Vicino al bancone c’erano otto romeni impegnati a giocare con i videopoker. I due sulmonesi si sono avvicinati al gruppo per controllare se la serata fosse o meno fortunata. Un’intrusione che non è piaciuta al gruppo, che avrebbe fatto capire ai due di essere ospiti indesiderati. Prima a parole, per poi passare alle vie di fatto. Almeno in tre si sarebbero scagliati contro il 43enne e uno di loro gli avrebbe sferrato un pugno, rompendogli la mandibola. Nel frattempo M.D.R., visto l’amico in difficoltà avrebbe cercato di correre in suo aiuto con il risultato di scatenare la pronta reazione degli altri romeni: in pochi secondi è stato raggiunto da una scarica di calci e di pugni, tanto da finire esanime sul pavimento. Temendo il peggio il gestore del bar ha telefonato ai carabinieri e ai medici del 118. E mentre i due sulmonesi finivano in ospedale - per entrambi prognosi superiori ai 30 giorni - il gruppo di romeni veniva accompagnato in caserma, da dove sono usciti qualche ora più tardi con una denuncia per lesioni.

I PRECEDENTI. Risse e scazzottate tra giovani che avevano alzato troppo il gomito hanno caratterizzato molti dei fine settimana degli ultimi mesi in quasi tutti gli esercizi pubblici di Sulmona e del comprensorio. Nel mese di febbraio in 10 sono finiti al pronto soccorso dopo una furibonda rissa in un bar. Stessi episodi in estate. In due casi gli aggressori sono stati individuati e denunciati dagli agenti del commissariato di polizia.

ORARI DEI LOCALI. I continui episodi di violenza e di vandalismo hanno indotto il sindaco Fabio Federico a intervenire. Prima con la richiesta di una presenza più assidua alle forze dell’ordine e nel mese scorso con la firma dell’ordinanza con cui ha anticipato di un’ora, dalle due all’una, l’orario di chiusura degli esercizi pubblici. Un provvedimento che ha scatenato la reazione dei gestori e di tanti giovani ma che è stato accolto con grande soddisfazione dalla maggior parte dei residenti del centro storico, stufi di subire le intemperanze notturne di vandali e di persone ubriache.

L’ULTIMO ARRESTO. Resta in carcere Mario Lepore, 32 anni di Sulmona, arrestato l’altro giorno per resistenza e lesioni nei confronti di due poliziotti. Ieri il Gip, dopo aver convalidato l’arresto, ha deciso di tenerlo in cella almeno fino al 18 novembre, quando l’uomo sarà processato con rito direttissimo. In un pub aveva disturbato alcuni avventori. E all’arrivo della polizia si era scagliato contro gli agenti.