Aia dei Musei, ora il Comune frena e pensa a una proroga
Per la gestione si pensa a una nuova gara d’appalto La De Sanctis (Antiqua): siamo pronti a partecipare
AVEZZANO. Chi gestirà l'Aia dei Musei dal primo gennaio? Ancora nessuno lo sa. Di sicuro c'è che il 31 dicembre, cioè tra due giorni, scade la convenzione tra il Comune e l'associazione culturale Antiqua, presieduta da Flavia De Sanctis, che ha gestito il polo museale fino a oggi. Ad affidare ad Antiqua la gestione della struttura, all'indomani della inaugurazione, avvenuta il primo maggio 2012, era stata la giunta Floris. Era un riconoscimento alla tenacia con la quale la professoressa De Sanctis, come assessore alla cultura nella giunta Spallone, e come studiosa di archeologia e di arte, si è sempre battuta per la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico e archeologico della Marsica. Doveva essere una soluzione provvisoria. Ad agosto dello stesso anno, però, la nuova amministrazione, retta da Gianni Di Pangrazio, ha riconfermato la fiducia alla De Sanctis. A dicembre la delibera è stata di nuovo prorogata. Ora il Comune ha deciso, all'ultimo momento, di non rinnovare più la convenzione ad Antiqua e indire una gara d'appalto. «Ce lo impone la legge», taglia corto l'assessore alla Cultura, Gabriele De Angelis. Per espletare la gara, ovviamente, passerà qualche mese. Nel frattempo che ne sarà del polo museale? Chi aprirà i locali e chi farà da guida ai visitatori, dal momento che i ragazzi di Antiqua sono costretti a starsene a casa? Per evitare che l'Aia dei Musei rimanga chiusa, il Comune sta valutando se concedere ad Antiqua un'ulteriore proroga nella gestione della struttura, finché la gara non sarà condotta a termine, oppure gestirla esso stesso. Se gara ci sarà, Antiqua concorrerà di sicuro. Lo preannuncia Flavia la De Sanctis. «Non ho paura di partecipare alla gara», ha dichiarato. La De Sanctis non lo dice espressamente, ma sa che l'esperienza e la preparazione in questo campo le consentirebbero di avere ottime chance. A meno che il Comune non decida di gestire direttamente il polo museale. Ma in un modo o nell'altro, bisogna decidersi. Non si può restare in una situazione di incertezza. Di tempo già se n'è perso abbastanza. Occorre pensare, tra l'altro, al museo sul terremoto del 1915, che figura nel programma dell'amministrazione. Per allestirlo, serve un nuovo padiglione, all'interno del polo museale ospitato nei locali dell'ex mattatoio comunale, in via Nuova. I fondi per restaurarlo sono già disponibili. Bisogna però fare in fretta. E soprattutto avere le idee chiare.
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