All'Aquila nasce Cratos, il robot collaborativo / VIDEO
E' realizzato dalla Thales Alenia Space, verrà utilizzato per l'integrazione di apparati elettronici su satelliti civili e militari e per l'osservazione della terra
L'AQUILA. Un robot intelligente, con capacità di auto apprendimento e aggiornamento, che verrà utilizzato per l'integrazione di apparati elettronici su satelliti civili e militari e per l'osservazione della terra. Attualmente è il robot che sta assemblando il primo satellite della seconda generazione di Cosmo-SkyMed, il programma spaziale italiano dedicato all'osservazione della terra. Si chiama Cratos (Collaborative Robot Addressed To Operative Solution robot) ed è stato presentato nello stabilimento Thales Alenia Space - joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33% - dell'Aquila, complesso da 16mila metri quadrati con 300 occupati a tempo pieno.
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«Il sito aquilano è incastonato nel contesto europeo, siamo una realtà unica - ha spiegato Ulisse Di Marcantonio, direttore dello stabilimento locale -. Abbiamo messo in piedi diverse linee di produzione in 15 anni di lavoro, il tutto con apposite certificazioni internazionali». «Bisogna farsi aiutare dalle macchine a volte - ha aggiunto - asservandole a programmi creati ad hoc dall'uomo. Il robot deve collaborare con noi, in modo interattivo, per questo abbiamo messo in piedi un sistema servendoci di un cobot, un robot collaborativo, capace di eseguire attività in sequenza con una riduzione dei tempi di assemblaggio notevole».
Cratos crea antenne attive, elementi necessari per il funzionamento dei satelliti nello spazio, inoltre è in grado di montare connettori senza saldatura, ispezionando e fotografando continuamente il processo, basandosi su un algoritmo in grado, ad esempio, di far riconoscere alla macchina il foro dove inserire il chiodo da avvitare. È in grado di operare accanto alle persone, nella stessa area senza alcuna barriera fisica. Cratos è progettato per ampliare continuamente il campo delle sue applicazioni, incluso la ricostruzione in 3D, basata su un sistema fotografico panoramico e barriere infrarosse che aumenteranno la velocità durante l'integrazione automatizzata garantendo, al contempo, la sicurezza.