Alloggi a 20 famiglie indigenti

La Pezzopane: ma sono ancora tante le persone senza dimora

L'AQUILA. Una boccata d'ossigeno per le famiglie aquilane in difficoltà. Da qualche giorno è cominciata l'assegnazione di 20 alloggi reperiti dall'assessorato alle politiche sociali del Comune per far fronte alle esigenze dei nuclei disagiati non beneficiari di progetto Case o map. Molti, tuttavia, restano ancora in attesa: su 112 famiglie richiedenti, sono 67 gli idonei. A tutti verrà assegnato un contributo alla presentazione del contratto d'affitto.

Il bando comunale è stato emanato per i nuclei con particolari difficoltà: donne sole con figli, famiglie con ragazzi disabili o che hanno subito uno sfratto esecutivo, redditi bassi o alloggi fatiscenti. «Abbiamo una realtà sommersa molto grave» ha detto l'assessore alle politiche sociali, Stefania Pezzopane. «Queste famiglie non rientrano nell'assistenza post-sisma, ma vivono situazioni di estrema difficoltà». «Siamo riusciti ad ottenere solo 20 alloggi, perché molti preferiscono affittare in nero» denuncia l'assessore. «Vogliamo fare un appello a chi è proprietario di seconda casa agibile affinché la metta a disposizione del Comune».

L'ente ha stipulato contratti biennali, rinnovabili per ulteriori due anni, per i 20 alloggi reperiti, ai costi degli affitti concordati: da un minimo di 400 ad un massimo di 800 euro al mese. Le abitazioni sono prevalentemente nella zona di Gignano. «Stiamo utilizzando i 250mila euro destinati alla ricostruzione con un'ordinanza» continua la Pezzopane, «certo l'emergenza è ancora forte. Per questo torno a rinnovare l'invito a mantenere la promessa, scritta su un'ordinanza governativa, per l'assegnazione dei 50 appartamenti del fondo immobiliare al Comune».

Tra gli assegnatari degli alloggi, anche Francesca Bellaprima, che da circa un mese occupa un map a Paganica insieme alle sue due figlie, dopo aver ricevuto la revoca dell'assistenza alberghiera. L'assessore ha anche presentato i primi risultati del progetto «L'Aquila città amica» che ha visto l'assegnazione a 87 famiglie in stato di povertà estrema dimostrata di un'«una tantum» da 500 a 1200 euro. «E' importante che vengano rese agibili prima possibile le case Ater» ha concluso la Pezzopane.

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