Alto Aventino, crepe nelle case
Verifiche anche negli edifici pubblici. A Paglieta lesionata la chiesa
LANCIANO. Si allarga la mappa dei danni post-terremoto nel Frentano. Ieri, dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco di Lanciano, è stata dichiarata inagibile una navata della chiesa della Santissima Maria Assunta in cielo, a Paglieta. L'area, a destra dell'altare, è stata transennata a causa della presenza di alcune crepe, formate probabilmente in seguito alle ultime scosse. A Lanciano restano chiuse alcune stanze del reparto di cardiologia dell'ospedale Renzetti. Il provvedimento è stato preso, per sicurezza, venerdì. Medici e infermieri continuano a lavorare. Nei Comuni dell'Alta Valle dell'Aventino, alle pendici della Majella sud-orientale, continuano ad arrivare le segnalazioni di piccole lesioni procurate nelle abitazioni private.
E' stato don Domenico Larcinese, parroco della Santissima Maria Assunta in cielo, ad allertare ieri il Comune. Dopo l'ennesima scossa, avvertita anche in paese, sul pavimento della chiesa era comparso del pulviscolo. Così è stato richiesto l'intervento dei vigili del fuoco di Lanciano che, da lunedì, sono impegnati in una serie di controlli in città e nel comprensorio. La squadra dei pompieri ha analizzato con cura le lunghe crepe visibili nel soffitto. «La prima navata a destra dell'altare è stata dichiarata inagibile», dice il sindaco di Paglieta, Giuseppe Antonio Lalli, alla fine del sopralluogo, «probabilmente è stata la scossa di ieri mattina. La zona è stata transennata, in questi casi la prudenza non è mai troppa». La chiesa è stata costruita tra il 1807 e il 1841.
Il susseguirsi delle scosse, da quella terribile nella notte tra domenica e lunedì che ha fatto tremare la terra sotto L'Aquila, porta alla luce lesioni nelle strutture pubbliche e private. In molti casi si tratta di crepe esistenti, che le recenti scosse hanno aggravato. A Lanciano, venerdì, sono state chiuse la stanza delle visite cardiologiche, la sala dell'ecocardiogramma, la stanza della caposala e quella dei medici di Cardiologia. Nel reparto del Renzetti si continua a lavorare nella parte interna, che affaccia verso Urologia.
A Taranta Peligna, dopo la chiusura della chiesa di San Nicola, altri edifici risultano lesionati. «Abbiamo due edifici dismessi che presentano qualche lesione», dice il sindaco, Nicola Angelucci, «mentre alla scuola materna sono finiti da poco i lavori di adeguamento sismico», dice il sindaco Nicola Angelucci, «inoltre raccogliamo segnalazioni di privati, al momento una decina, che giriamo alla prefettura. Qualcuno ha preferito dormire in auto per il panico».
E' stato don Domenico Larcinese, parroco della Santissima Maria Assunta in cielo, ad allertare ieri il Comune. Dopo l'ennesima scossa, avvertita anche in paese, sul pavimento della chiesa era comparso del pulviscolo. Così è stato richiesto l'intervento dei vigili del fuoco di Lanciano che, da lunedì, sono impegnati in una serie di controlli in città e nel comprensorio. La squadra dei pompieri ha analizzato con cura le lunghe crepe visibili nel soffitto. «La prima navata a destra dell'altare è stata dichiarata inagibile», dice il sindaco di Paglieta, Giuseppe Antonio Lalli, alla fine del sopralluogo, «probabilmente è stata la scossa di ieri mattina. La zona è stata transennata, in questi casi la prudenza non è mai troppa». La chiesa è stata costruita tra il 1807 e il 1841.
Il susseguirsi delle scosse, da quella terribile nella notte tra domenica e lunedì che ha fatto tremare la terra sotto L'Aquila, porta alla luce lesioni nelle strutture pubbliche e private. In molti casi si tratta di crepe esistenti, che le recenti scosse hanno aggravato. A Lanciano, venerdì, sono state chiuse la stanza delle visite cardiologiche, la sala dell'ecocardiogramma, la stanza della caposala e quella dei medici di Cardiologia. Nel reparto del Renzetti si continua a lavorare nella parte interna, che affaccia verso Urologia.
A Taranta Peligna, dopo la chiusura della chiesa di San Nicola, altri edifici risultano lesionati. «Abbiamo due edifici dismessi che presentano qualche lesione», dice il sindaco, Nicola Angelucci, «mentre alla scuola materna sono finiti da poco i lavori di adeguamento sismico», dice il sindaco Nicola Angelucci, «inoltre raccogliamo segnalazioni di privati, al momento una decina, che giriamo alla prefettura. Qualcuno ha preferito dormire in auto per il panico».