Anatra zoppa ad Avezzano, De Angelis: «Non mi dimetto»
Il sindaco: non farò mai coalizioni con Di Pangrazio, se avrò torto si tornerà al voto
AVEZZANO. «Mai coalizioni con Di Pangrazio, escludo di poter governare con lui. E se il Consiglio di Stato mi darà torto, si tornerà al voto».
È categorico il sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis, dopo la sentenza del Tar che applica l’anatra zoppa e assegna 13 seggi all’opposizione, guidata da Gianni Di Pangrazio, l’avversario sconfitto alle ultime elezioni, due ai consiglieri di minoranza Francesco Eligi (M5s) e Leonardo Casciere, e solo 9 alla coalizione De Angelis. Annuncia invece il ricorso al Consiglio di Stato, il sindaco, puntando a ottenere la sospensiva del provvedimento del Tribunale amministrativo. Ciò dovrebbe avvenire prima della surroga dei sei consiglieri comunali della sua ex maggioranza, che devono essere sostituiti da altrettanti candidati del gruppo Di Pangrazio, esclusi dalla commissione elettorale.
NIENTE DIMISSIONI. Per il momento il primo cittadino esclude anche l’ipotesi dimissioni e stronca, allo stesso tempo, le voci che ipotizzavano una maggioranza allargata tramite accordi bipartisan. «Non posso rassegnare le dimissioni ora», spiega il sindaco, «perché farei un danno alla mia città, sarebbe un atto si irresponsabilità. Al contrario, adesso mi sento in dovere di amministrare come e meglio di prima. Mai potrò sottostare a qualsiasi condizionamento, non è nel mio Dna».
LA SENTENZA. «Spero si noti che anche in questa occasione», afferma il primo cittadino, «non abbiamo fatto nessun commento riguardo alla sentenza del Tar, che ovviamente non condivido. Non mi permetterei di parlare di sentenze e non abbiamo mai festeggiato, come fanno altri». Il riferimento è alla cena pre-sentenza organizzata dalla coalizione avversaria, che si diceva ottimista sull’esito della decisione del Tar.
IL RICORSO. De Angelis è deteterminato e sicuro di sé, sostenendo la tesi secondo cui o si governa in modo libero, oppure si torna al voto: «Abbiamo già avviato il ricorso al Consiglio di Stato, con la richiesta di sospensiva», annuncia, «intanto continueremo a lavorare, dalle 8,30 fino a sera, sacrificando la mia attività professionale».
A Lecce, in Puglia, ieri il Consiglio di Stato ha concesso la sospensiva alla sentenza del Tar per un altro caso di anatra zoppa e fissato l’udienza entro sette giorni. L’attuale maggioranza spera che venga concessa anche per la vicenda che riguarda Avezzano.
NO INCIUCI. In più passaggi del suo intervento De Angelis ribadisce che non consentirà inciuci. «Non accetteremo nulla, niente compromessi. Il programma è uno, scritto da Gabriele De Angelis e la sua squadra. La città ha scelto il suo sindaco, che non è condizionato da nessuno e non fa patti con la compagine contrapposta. A tutti i politologi che fanno lezioni di politica nei bar ricordo che la linea è questa e non la cambierò».
LARGHE INTESE. «La questione riguardante un governo di larghe intese è un problema che rimanderemo. Per noi quel programma è il Vangelo e chi deciderà di governare con noi, dovrà accettarlo. Con il consigliere Di Pangrazio ho collaborato in passato e non credo potrò collaborare ancora, perché abbiamo visioni diverse. Per ora non c’è l’eventualità di dimissioni perché c’è un altro grado di giudizio. Alla fine, se non avrò la maggioranza, mi dimetterò».
INDOLE GRILLINA. A una domanda fuori programma del consigliere Francesco Eligi (M5S) che chiedeva cosa farà il sindaco nell’eventualità che non venga concessa la sospensiva, De Angelis ha risposto: «Lei ha sostenuto il ricorso di Di Pangrazio, ma non potrò mai accettare ricatti e condizionamenti. Qui se c’è un grillino più grillino di lei è il sottoscritto». A quel punto si è alzato tra gli applausi dei sostenitori presenti nella sala consiliare e si è allontanato dallo scranno di sindaco per tornare nel suo ufficio del Comune.
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