Ancora senza indennizzo 5mila auto danneggiate
La maggioranza delle compagnie assicurative non risarcisce quando si verificano delle catastrofi.
L’AQUILA. La maggior parte delle cinquemila automobili distrutte oppure danneggiate all’Aquila dal terremoto del 6 aprile sarebbe ancora sotto le macerie, senza possibilità di recupero o di ottenimento di un risarcimento dei danni. Lo sostiene un’inchiesta che appare sul fascicolo di ottobre della rivista Quattroruote.
L’articolo rivela che pochissimi abruzzesi hanno ottenuto il rimborso dei danni da parte delle compagnie assicurative le quali, a meno di specifiche polizze, non coprono i danni causati dalle catastrofi.
Numerose case automobilistiche hanno attuato agevolazioni per favorire l’acquisto di auto nuove, ma - si sostiene nel servizio - il problema rimane: l’auto è indispensabile per i 25 mila sfollati negli hotel della costa adriatica e l’economia locale é di fatto immobilizzata.
«Ecco perchè» conclude l’inchiesta del periodico «dal fronte dell’imprenditoria abruzzese si chiede con sempre maggiore insistenza l’istituzione di una zona franca fiscale, che nel settore automobilistico significherebbe almeno l’azzeramento dell’Iva».
Più in particolare le automobili ancora sotto le macerie si trovano quasi esclusivamente nel centro storico dove sono state sepolte dalla caduta di pesanti cornicioni. Si tratta, dunque, delle macchine che erano posteggiate lungo le strade mentre, incredibilmente, sono state meno danneggiate le macchine era erano all’interno dei garage. Molti cittadini, infatti, sono riusciti a recuperarle in buono stato o addirittura intatte.
Gli stessi problemi che si sono verificati in centro storico si sono ripetuti anche nei paesi. La spiegazione è semplice visto che nella maggior parte dei centri del cratere sono caratterizzati da strutture molto antiche e, dunque, assai danneggiate dal sisma. Comunque, secondo quanto riferito da alcuni cittadini, chi non ha provveduto, anche per via di difficoltà obiettive, a rimuovere le proprie auto parzialmente danneggiate dal sisma, le ha trovate in qualche caso parzialmente smontate di qualche pezzo oppure depredate di quanto era custodito nel vano portaoggetti.
A proposito di macchine, comunque, ci sono state delle case automobilistiche che hanno effettuato degli sconti interessati per gli sfollati interessati all’acquisto. Una lettrice segnala che, paradossalmente, ha avuto uno sconto maggiore dal concessionario sulla costa piuttosto che a quello dell’Aquila.
L’articolo rivela che pochissimi abruzzesi hanno ottenuto il rimborso dei danni da parte delle compagnie assicurative le quali, a meno di specifiche polizze, non coprono i danni causati dalle catastrofi.
Numerose case automobilistiche hanno attuato agevolazioni per favorire l’acquisto di auto nuove, ma - si sostiene nel servizio - il problema rimane: l’auto è indispensabile per i 25 mila sfollati negli hotel della costa adriatica e l’economia locale é di fatto immobilizzata.
«Ecco perchè» conclude l’inchiesta del periodico «dal fronte dell’imprenditoria abruzzese si chiede con sempre maggiore insistenza l’istituzione di una zona franca fiscale, che nel settore automobilistico significherebbe almeno l’azzeramento dell’Iva».
Più in particolare le automobili ancora sotto le macerie si trovano quasi esclusivamente nel centro storico dove sono state sepolte dalla caduta di pesanti cornicioni. Si tratta, dunque, delle macchine che erano posteggiate lungo le strade mentre, incredibilmente, sono state meno danneggiate le macchine era erano all’interno dei garage. Molti cittadini, infatti, sono riusciti a recuperarle in buono stato o addirittura intatte.
Gli stessi problemi che si sono verificati in centro storico si sono ripetuti anche nei paesi. La spiegazione è semplice visto che nella maggior parte dei centri del cratere sono caratterizzati da strutture molto antiche e, dunque, assai danneggiate dal sisma. Comunque, secondo quanto riferito da alcuni cittadini, chi non ha provveduto, anche per via di difficoltà obiettive, a rimuovere le proprie auto parzialmente danneggiate dal sisma, le ha trovate in qualche caso parzialmente smontate di qualche pezzo oppure depredate di quanto era custodito nel vano portaoggetti.
A proposito di macchine, comunque, ci sono state delle case automobilistiche che hanno effettuato degli sconti interessati per gli sfollati interessati all’acquisto. Una lettrice segnala che, paradossalmente, ha avuto uno sconto maggiore dal concessionario sulla costa piuttosto che a quello dell’Aquila.