una poesia per la città ferita
Anna Maria Paladini con “Il tempo si è fermato”
L’AQUILA. Anna Maria Paladini ha scritto un’altra poesia per L’Aquila ferita dal sisma.Il titolo è: “Il tempo si è fermato”.Era un giorno qualsiasi, ancor freddo d'aprile, ormai da novembre tutti i...
L’AQUILA. Anna Maria Paladini ha scritto un’altra poesia per L’Aquila ferita dal sisma.
Il titolo è: “Il tempo si è fermato”.
Era un giorno qualsiasi, ancor freddo d'aprile, ormai da novembre tutti i giorni uguali, aria gelida, sferzante, con sprazzi di sereno, all'apparenza.
Il cielo non parlava, come d'abitudine, la terra accumulò energia e cominciò a vibrare.
Un rumore sordo si levò, correvano le strade, tremavano le case, gli uomini cercarono riparo, tenendosi la testa per i rombi, tutto ciò che sentirono: sgomento.
Nuvole nere s'alzarono all'orizzonte;
triste presagio di una città caduta;
le case svanirono nel nulla
gli uomini impotenti assistettero, raccolsero i feriti tra le macerie, seppellirono e piansero i caduti.
Si spezzò il cuore, ma rimase l'amore.
Amore grande, infinito, eterno, per questa lacerata città.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Il titolo è: “Il tempo si è fermato”.
Era un giorno qualsiasi, ancor freddo d'aprile, ormai da novembre tutti i giorni uguali, aria gelida, sferzante, con sprazzi di sereno, all'apparenza.
Il cielo non parlava, come d'abitudine, la terra accumulò energia e cominciò a vibrare.
Un rumore sordo si levò, correvano le strade, tremavano le case, gli uomini cercarono riparo, tenendosi la testa per i rombi, tutto ciò che sentirono: sgomento.
Nuvole nere s'alzarono all'orizzonte;
triste presagio di una città caduta;
le case svanirono nel nulla
gli uomini impotenti assistettero, raccolsero i feriti tra le macerie, seppellirono e piansero i caduti.
Si spezzò il cuore, ma rimase l'amore.
Amore grande, infinito, eterno, per questa lacerata città.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.