Anno giudiziario in Abruzzo, sentenze e polemiche "No a denigrazioni per la sentenza Grandi Rischi"
L'inaugurazione dell'anno giudiziario all'Aquila diventa l'occasione per replicare alle critiche. Il presidente della Corte d'Appello: "Giudizi, anche aspri, sono leciti ma si rispetti il rilievo costituzionale della magistratura". Grandi processi verso la sentenza ma "le carenze d'organico rallentano la giustizia"
L'AQUILA. I grandi processi abruzzesi che si avviano alla conclusione e, soprattutto, la ricostruzione dell'Aquila e le polemiche sulla sentenza che ha condannato la commissione Grandi rischi per il mancato allarme sisma nel 2009. Sono i temi al centro della cerimonia di apertura dell'anno giudiziario nell'auditorium della scuola della Guardia di Finanza all'Aquila. Nella relazione sulla situazione della giustizia in Abruzzo, il nuovo presidente della Corte di Appello, Stefano Schirò, pur non citando direttamente le sentenze, non si è nascosto e ha detto la sua sulle polemiche relative alle ultime sentenze.
"Troppe critiche malevole per la sentenza Grandi rischi". In particolare Schirò ha dedicato un passaggio della sua relazione alla sentenza del processo alla Commissione grandi rischi nella sua composizione del 2009. La condanna dei sette studiosi per il mancato allarme terremoto all'Aquila ha scatenato le polemiche e c'è chi ha parlato apertamente di sentenza contro la scienza. Il presidente della Corte d'Appello aquilana, parlando indirettamente dei procedimenti sul terremoto, ha replicato alle critiche: "Mi limito ad osservare che i giudizi anche aspri alle sentenze sono leciti, ma devono rispettare la dignità e il rilievo costituzionale della funzione giurisdizionale senza trasformarsi in una non consentita denigrazione".
"Ricostruzione L'Aquila, ognuno ha il suo ruolo". Schirò ha anche fatto riferimento alle polemiche, soprattutto politiche, sulla mancata ricostruzione e sul ruolo della magistratura nelle inchieste post-terremoto. "Occorre reagire non tanto con strepiti, denunce e polemiche, quanto con una quotidiana e fattiva operosità ognuno nel settore di propria competenza. Gli esempi nobili e le prassi virtuose costituiscono un ponte ideale perché L'Aquila e i suoi abitanti siano avviati verso un futuro migliore".
"Grandi processi verso la conclusione, ma manca il personale". Per il resto il nuovo presidente della Corte di Appello ha sottolineato come i grandi processi legati gli scandali politici abruzzesi vadano verso la conclusione. Nei prossimi mesi a Pescara arriveranno a sentenza sia il processo che vede l'ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco, sia quello che ha come protagonista l'ex sindaco del capoluogo adriatico Luciano D'Alfonso. Un risultato importante soprattutto perché ottenuto nonostante le difficoltà legate alla mancanza di personale. Schirò ha sottolineato le carenze d'organico che riguardano sia i magistrati sia gli amministrativi. E, come i suoi predecessori, ha indirettamente chiesto un intervento dello Stato. Anche se, probabilmente, è consapevole che l'appello cadrà nel vuoto.
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