Antenne, il Comune indaga
La commissione Territorio affronta il tema dell’inquinamento elettromagnetico. Proteste alla Torretta
L’AQUILA. Costituire un gruppo di lavoro specifico, con la collaborazione dell’Arta, per un monitoraggio continuo dell’inquinamento elettromagnetico prodotto da antenne e tralicci.
Con questo obiettivo, la commissione comunale Territorio, presieduta dal capogruppo di Rifondazione comunista Enrico Perilli, ha convocato due riunioni dedicate all’argomento. La prima, che ha affrontato la problematica dal punto di vista urbanistico, si è svolta ieri, mentre mercoledì prossimo è in programma la seconda, nel corso della quale si discuterà, in maniera più specifica, del sito di Monteluco di Luco, dove si concentra la gran parte degli impianti radiotelevisivi.
«Grazie alla partecipazione di esperti dell’Arta e dell’Asl», ha commentato il consigliere comunale Perilli, «è stata analizzata la situazione del territorio aquilano, in cui, stando ai rilievi effettuati dall’agenzia per la tutela ambientale, non sono mai stati, finora, superati i limiti indicati dal piano comunale della telefonia mobile. C’è stato soltanto un caso, ma riguardava un’antenna installata in un balcone privato. Ogni anno il Comune esamina le richieste che arrivano dai gestori della telefonia mobile e rilascia le autorizzazioni: le emissioni di onde elettromagnetiche non possono superare i 6 volt/metro nei centri abitati e i 20 volt/metro fuori dai centri abitati. Per il prossimo anno è stato stabilito che si cercherà di concentrare le nuove antenne in un numero limitato di spazi. Intanto, l’Arta è a disposizione dei cittadini, per eseguire monitoraggi su chiamata in impianti ritenuti a rischio. E verrà attivato un gruppo di lavoro, incaricato di seguire la situazione».
Alla riunione della commissione Territorio hanno partecipato, tra gli altri, anche alcuni residenti della Torretta, che chiedono lo spostamento dell’antenna recentemente installata nel quartiere, ma regolarmente autorizzata, che verrà sottoposta al monitoraggio.
Durante la discussione è emerso che gli studi scientifici hanno finora dimostrato soltanto la pericolosità dei campi elettromagnetici prodotti dalla bassa frequenza, cioè dagli elettrodotti.
«Le emissioni dei tralicci possono causare neoplasie e soprattutto leucemie infantili. Un problema serio, se pensiamo ad alcune zone della città, come ad esempio Pettino oppure la rotonda di Coppito».
«Anche di questo argomento», ha affermato in conclusione Perilli, «dovrà occuparsi il gruppo di lavoro che intendiamo costituire».
Romana Scopano
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