opposizione all’attacco

Antenne per la telefonia Proteste a Poggio Picenze

POGGIO PICENZE. «Poggio Picenze come San Silvestro a Pescara, anzi peggio». Ad affermarlo è il consigliere di minoranza Giampiero Manilla, secondo cui «installano altre due nuove antenne e l’amminist...

POGGIO PICENZE. «Poggio Picenze come San Silvestro a Pescara, anzi peggio». Ad affermarlo è il consigliere di minoranza Giampiero Manilla, secondo cui «installano altre due nuove antenne e l’amministrazione, capitanata dal sindaco Nicola Menna, dice di non sapere nulla».

«Anni fa», sostiene il consigliere, «in paese venne installata un’antenna per la telefonia mobile. Prima che la stessa entrasse in funzione, furono indette assemblee popolari, riunioni, si fecero cortei, petizioni dove la contrarietà dei cittadini fu tanto forte da costringere il consiglio comunale a esigere un regolamento che poi non fu mai fatto anche perché subito dopo cambiò amministrazione. Nel 2012, durante il periodo natalizio, il paese ha visto erigere una seconda antenna. Il gruppo di minoranza si è adoperato per impedire che la stessa venisse posizionata a ridosso del paese e a nulla valse una denuncia per gravi inadempienze amministrative firmata da oltre cento persone. Il regolamento che avrebbe dovuto disciplinare tale materia fu redatto solamente dopo l’installazione. Quello proposto dalla minoranza, che suggeriva una distanza delle antenne dal paese di almeno 300 metri con i proventi al Comune e non ai privati, fu totalmente ignorato. Dopo due anni ci risiamo. Anche questa volta all’insaputa di tutti, nei pressi delle due antenne giorni fa sono stati notati dei movimenti di uomini e mezzi. Il 26 novembre scorso sono cominciati i lavori. Siamo andati in Comune a chiedere notizie, il personale addetto ci ha informato che quei lavori riguardano solamente piccoli adeguamenti. Due giorni dopo, nello stesso luogo, abbiamo notato di nuovo il furgone bianco, cinque operai, parabole, pannelli radianti di enormi dimensioni, cavi elettrici per centinaia di metri e molto altro. Alla richiesta di informazioni ci è stato risposto che si stanno montando due nuovi apparati per la telefonia mobile, uno per la Vodafone e l’altro per la nuova tecnologia Lte a banda larga. Nella stessa mattinata abbiamo informato di nuovo l’ufficio tecnico, il quale preso atto delle novità, ha bloccato i lavori. Questi ultimi però, a detta dei residenti, si sono protratti fino alle 16,45. Quello stesso pomeriggio, alle 15, riuniti nell’aula consiliare per una seduta, il gruppo di minoranza ha informato il consiglio. Ma nessuno della maggioranza ha pronunciato parola, nessuno era al corrente dei lavori, lo stesso sindaco ha dichiarato di non sapere nulla. Ma la cosa non è davvero credibile». Secondo l’esponente di minoranza il sindaco dovrebbe fare chiarezza sulla situazione che si sta vivendo in paese.

«Tanto per notizia», conclude il documento, «la Lte arriva a emettere onde elettromagnetiche almeno quattro volte più potenti delle normali». Una situazione ritenuta, pertanto, troppo rischiosa per la salute.

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