imprese in difficolta’: Domani la riunione al cescot
Appello alle banche contro la crisi
Le categorie tornano a sollecitare un più facile accesso al credito
SULMONA. Mettere in rete competenze e saperi e attuare una serie di misure concrete anti crisi. Con questo obiettivo torna a riunirsi, per la seconda volta, domani alle 15 al Cescot il “tavolo di crisi della Valle Peligna”. Il comitato promotore è composto da Pietro Leonarduzzi (Confesercenti), Fabio Spinosa Pingue (Confindustria), Teodoro Marini (Cna), Giuseppe Bono e Domenico Santacroce (Associazione albergatori), Angelo Pellegrino (Cescot-Officina dei Sapori). Il gruppo di lavoro mira a formulare proposte concrete per la ripresa del territorio. «Il vero cambiamento rispetto al passato, alla luce dell’attuale stato di crisi della Valle Peligna, consisterà dunque in un diverso approccio», fanno notare i promotori, «nel dare importanza all’integrazione, ma anche delle specificità territoriali e quindi del livello locale». L’attenzione delle associazioni e degli imprenditori si focalizza sulla destinazione turistica, i prodotti agroalimentari, la rivitalizzazione delle imprese, il marketing e la cultura. Ma fra le azioni concrete da mettere in atto nell’immediato c’è la necessità di riavvicinare le banche al territorio e agli imprenditori, facilitando l’accesso al credito. Con le banche inaccessibili, infatti, il territorio è destinato a restare in crisi. «Aumentano le difficoltà per l’accesso al credito da parte delle micro e piccole imprese che, purtroppo, soffrono ancora la contrazione dell’offerta di denaro in prestito», aggiunge Leonarduzzi. «Infatti, il totale di prestiti per le imprese del comparto del commercio e turismo, quelle con 5 dipendenti o meno ( le cosiddette famiglie produttrici che rappresentano la maggioranza del nostro sistema produttivo), a novembre cala del 2,1% su base annua». Una crisi accentuata, dunque, dalla chiusura del credito. «Le micro imprese soffrono ancora gli effetti della restrizione del credito bancario», continua Leonarduzzi, «non si può ipotizzare uno sviluppo armonico del territorio della Valle Peligna se aumentano le difficoltà dell’accesso al credito delle piccole imprese».
Federica Pantano
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