Appiccato il fuoco alla storica pineta del monte Salviano
In fiamme sottobosco e piante ad alto fusto di pregio Devono intervenire i Canadair per spegnere il rogo
AVEZZANO. Incendio doloso sul Monte Salviano. In fiamme sottobosco e piante d'alto fusto, tra cui il pino nero, tipico della riserva.
«Un incendio causato intenzionalmente», ha affermato Brunella D'Alessandro, direttrice della Riserva.
In fiamme è andata l'area che si trova sopra il "Pratone". Sul posto sono intervenuti subito gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, la Protezione Civile e i vigili del fuoco.
Anche il sindaco Gianni Di Pangrazio, ha contattato l’assessore regionale alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante, per chiedere l'intervento dei Canadair. Due aerei sono arrivati nel primo pomeriggio e hanno fermato il fronte delle fiamme.La zona è stata circoscritta e il personale a terra ha bonificato la zona. L'incendio, secondo quanto accertato dai tecnici e dagli esperti della Forestale, sarebbe di natura dolosa. Sul posto anche i vigili del fuoco di Avezzano e i volontari della Protezione civile di numerose associazioni cittadine. Le temperature della giornata difficilmente avrebbero potuto provocare un'autocombustione. Del piromane, però, nessuna traccia. Nonostante i numerosi sportivi che percorrono la strada che porta al santuario della Madonna di Pietraquaria, nessuno si è accorto di nulla, né sono stati avvistati individui sospetti aggirarsi nella zona.
Il rogo di ieri pomeriggio ha inevitabilmente riportato alla memoria il terribile incendio che nell'estate del 1993 distrusse parte del territorio facendo scomparire quasi completamente la vegetazione, rappresentata in maniera preponderante da pino nero.
La pineta rappresenta l'area di maggiore caratterizzazione del Monte Salviano, in particolare lungo il percorso che conduce al santuario della Madonna di Pietraquaria.
Nel 1916 furono piantati infatti i primi pini dai prigionieri di guerra del campo di concentramento costruito alla periferia nord di Avezzano. L'incendio mise in difficoltà anche la fauna presente nella Riserva, e animali come lo scoiattolo, il tasso, la volpe, la puzzola, la donnola, la lepre, il grifone e numerosi fringuellidi.Fortunatamente l'area si è rigenerata velocemente permettendo a tutti questi esemplari di resistere all'incendio e di continuare a riprodursi.Oggi i tecnici della Forestale cercheranno di accertare quanti ettari siano andati perduti. Si tratta comunque di una zona limitata.
L'intervento tempestivo dei Canadair grazie a un avvistamento avvenuto appena la colonna di fumo si è alzato dal Monte Salviano, ha permesso di fermare il fuoco prima che il fronte diventasse incontrollabile. (p.g.)
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