Aprono altri tre cantieri

In costruzione palazzi con 25 appartamenti l’uno.

L’AQUILA. Spuntano come funghi gli edifici nei 19 cantieri delle Case (Complessi antisismici sostenibili ecocompatibili), quelle volute da Berlusconi e Bertolaso per alloggiare poco meno di 15mila aquilani. Chi si fosse assentato dalla città anche solo per una settimana, al suo ritorno avrà stentato a riconoscerla. Le palazzine già svettano verso il cielo e gli operai sono come formiche brulicanti e operose. Nelle 20 aree sono solo tre i cantieri ancora fermi, che aprono oggi: Roio Poggio, Coppito 2 e Assergi 2. Finora sono state ultimate 107 piastre con isolatori sismici (il 65% di quelle previste) e ne sono state consegnate già 76 (pari al 46%) per la realizzazione degli edifici. Sono operative 15 delle 16 ditte aggiudicatarie delle gare di appalto. Consegnate anche 6 aree per realizzare opere di urbanizzazione primaria (fogne, strade ecc..) a Cese di Preturo, Sant’Elia 1 e 2, Bazzano, Sassa e Sant’Antonio. Questi lavori saranno eseguiti, per un importo di circa 15 milioni di euro, da ditte aquilane o abruzzesi.

GLI OPERAI. Mediamente per la realizzazione delle piastre di fondazione sono impegnati 500 lavoratori, ma al massimo sviluppo del progetto, a settembre, è prevista la contemporanea presenza di 6.500 operai.

GLI INQUILINI. Mediamente ogni edificio ha circa 25-27 appartamenti che potranno accogliere dagli 80 ai 100 inquilini. Il numero dipende dal tipo di densità abitativa che si può prevedere nelle case. Alla fine saranno 14.500 circa le persone che troveranno posto in 164 edifici. Ora vediamo nel dettaglio la situazione nei 20 cantieri cantieri.

BAZZANO. Sono 21 gli edifici da realizzare che ospiteranno 1.890 persone. Qui sono state terminate e consegnate tutte le piastre e iniziate tutte le costruzioni. I primi edifici saranno consegnati intorno al 26 settembre, gli ultimi entro la fine di ottobre.

CESE DI PRETURO. Anche in questo cantiere sono state terminate e consegnate tutte le piastre per realizzare 20 edifici per 1.800 inquilini. Analoghi i tempi di consegna: dagli ultimi giorni di settembre alla seconda metà di ottobre.

SANT’ELIA 1. Qui sono sette gli edifici da realizzare che ospiteranno 540 aquilani. Tutte le piastre sono state completate e gli edifici iniziati. Prime consegne intorno al 27 settembre, ultime il 23 ottobre.

SANT’ELIA 2. I 4 edifici daranno una sistemazione a 360 cittadini. Le piastre per i 4 edifici sono state completate, i lavori sono iniziati in due palazzine. Il termine dei lavori e la consegna fissati per i primi di novembre.

SANT’ANTONIO. Sono 990 gli aquilani che troveranno sistemazione in 11 edifici. Completate le piastre antisismiche e lavori già partiti in 6 edifici per i quali le consegne sono previste dal 20 ottobre al 20 novembre. Le ultime consegne (altri 5 edifici) dovrebbero avvenire entro i primi di dicembre.

SASSA. In questa area c’è una particolarità: dei 16 edifici, 4 sono più piccoli rispetto alle misure standard. Sono 1.440 le persone da ospitare. Per quanto riguarda i lavori terminate le piastre e iniziata la costruzione. Consegne previste dal 6 al 22 ottobre.

PAGLIARE DI SASSA. Negli 11 edifici risiederanno 990 persone. Tutte le piastre sono pronte e i lavori sono partiti in 3 edifici. Consegne dalla fine di ottobre alla metà di novembre.

PAGANICA SUD 1 E 2. Sorgeranno 4 edifici per 360 persone, di cui sono state terminate le piastre, anche ancora non sono partiti i lavori.

TEMPERA. Sono 8 gli edifici (720 persone), terminate le piastre.

CAMARDA. Nei 5 edifici per 450 persone non sono ancora terminate le piastre.

COLLEBRINCIONI. Nei 3 edifici che ospiteranno 270 persone sono state terminate 2 piastre su 3.

ARISCHIA. Sono 4 gli edifici ed è stata terminata una piastra. Saranno 360 le persone da accogliere.

ROIO 2. Per i 6 edifici sono in corso la realizzazione delle piastre (540 persone).

PAGANICA 2. Per i 13 edifici sono appena iniziati gli scavi. Qui troveranno posto 1.170 persone.

GIGNANO. Appena iniziati gli scavi per i 4 edifici. Arriveranno 360 persone. COPPITO 3. Dei 13 edifici sono appena iniziati gli scavi. Sono 1.170 gli sfollati previsti.

ASSERGI 2. Quattro palazzine e 360 persone. COPPITO 2. Cinque edifici e 450 persone. ROIO POGGIO. Nelle sette palazzine troveranno posto 630 persone.

A CHI SPETTANO. Nelle nuove case potranno entrare solo le famiglie che hanno case delle categorie E ed F. Fino a oggi sono stati gettati 150mila metri cubi di calcestruzzo su 246mila totali. L’ingegner Massimo Lardera di Pavia è il coordinatore generale della progettazione urbanistica e delle infrastrutture della Protezione civile. Fa parte del Consorzio no profit «For Case» di cui fa parte l’Eucentre di Pavia, due imprese che hanno messo a disposizione know how e maestranze (Icop di Udine e Damiani costruzioni di Villanterio). Il consorzio è convenzionato con la Protezione civile e si è avvalso dell’opera di circa 70 tecnici di tutta Italia che si sono occupati della gestione del progetto.

Oggi o al massimo domani saranno aperte le offerte per altre 5 aree in cui verranno realizzate le opere di urbanizzazione primaria. Altre due zone esterne ai cantieri, invece, verranno riservate al miglioramento di opere di urbanizzazione della città che erano insufficienti (serbatoi, tratti di fognatura, tratti di acquedotti).

LA VIABILITÀ. «Sulle strade », osserva Lardera, «domani (oggi ndr) è fissata una riunione con i tecnici comunali perché dovremo intervenire sia sulle strade comunali che provinciali. Stiamo appunto valutando con Comune, Provincia e Anas, una serie di interventi per il miglioramento delle zone a servizio delle nuove case. Per quanto riguarda le consegne, le prime sono previste per la fine di settembre: saranno 28 edifici completi e arredati a Cese di Preturo e Bazzano. In questo momento alcuni sono più avanti rispetto ad altri, ma dovremo attendere l’allaccio dei servizi. Poi, ogni 15 giorni, verranno consegnati 30 edifici». Paura di non rispettare i tempi? Lo spauracchio è «il maltempo», spiega Lardera, «una grossa incognita.

Stiamo cercando di accelerare i tempi e siamo anche in anticipo sul nostro programma soprattutto per le piastre antisismiche. Stiamo veramente cercando di fare il possibile. Tutte le persone che sono al lavoro hanno un interesse di tipo professionale gratificante, ma le assicuro che in tutti noi esiste una spinta emotiva. Tutti fanno molto di più di ciò sono tenuti a fare. Stiamo realizzando qualcosa che ha dell’incredibile».