Aquilano dirige un archivio in Germania
Il 34enne Cecconi vince il concorso pubblico indetto dalla città di Chemnitz, in Sassonia
L’AQUILA. L’aquilano Paolo Cecconi è stato nominato direttore dell’Archivio comunale di Chemnitz in Germania.
«L’Abruzzese specializzatosi presso l’Archivio del Vaticano», ha titolato così la stampa tedesca dando ampio risalto all’affermazione di Cecconi.
Classe 1983, il giovane professionista aquilano si è laureto a Pisa con il massimo dei voti. Dopo un dottorato a Firenze, ha conseguito due master in Paleografia greca e in Paleografia e codicologia presso l’Archivio Segreto del Vaticano.
Nel 2013, poi, ha ottenuto una prima borsa di studio all’Università di Wurzburg, dove è rimasto sino a dicembre 2016, trasferendosi quindi a Chemnitz dove è risultato primo nel concorso bandito da questa città per coprire il posto di direttore dell’Archivio.
Il primo agosto, cessato positivamente il semestre di prova, è definitivamente entrato nell’organico comunale di questa città della Sassonia che ambisce a candidarsi quale capitale europea della cultura. Un riconoscimento prestigioso per Cecconi che trasferisce, così, un pezzo di “aquilanità” nella città tedesca.
«L’Abruzzese specializzatosi presso l’Archivio del Vaticano», ha titolato così la stampa tedesca dando ampio risalto all’affermazione di Cecconi.
Classe 1983, il giovane professionista aquilano si è laureto a Pisa con il massimo dei voti. Dopo un dottorato a Firenze, ha conseguito due master in Paleografia greca e in Paleografia e codicologia presso l’Archivio Segreto del Vaticano.
Nel 2013, poi, ha ottenuto una prima borsa di studio all’Università di Wurzburg, dove è rimasto sino a dicembre 2016, trasferendosi quindi a Chemnitz dove è risultato primo nel concorso bandito da questa città per coprire il posto di direttore dell’Archivio.
Il primo agosto, cessato positivamente il semestre di prova, è definitivamente entrato nell’organico comunale di questa città della Sassonia che ambisce a candidarsi quale capitale europea della cultura. Un riconoscimento prestigioso per Cecconi che trasferisce, così, un pezzo di “aquilanità” nella città tedesca.