Arrestati con la coca nel bosco
In tre sorpresi mentre confezionano le dosi di droga.
PESCASSEROLI. Per confezionare dosi di cocaina avevano puntato su una zona appartata, nella notte scelta dai carabinieri per portare avanti controlli antidroga. Così è andata male a due operai e a un boscaiolo di Pescasseroli. Tutti arrestati.
Il blitz è scattato verso l’1,30 dell’altra notte in via Prato Rosso, in una zona isolata del Parco nazionale d’Abruzzo. Qui Alessandro Di Pirro, 30 anni, e i cugini Cesidio e Marco Santercole, di 23 e 20 anni, tutti di Pescasseroli, si erano appartati con una Fiat Grande punto. Quando i militari di Pescasseroli sono arrivati, con la collaborazione delle stazioni di Scanno, Villetta Barrea e Alfedena, i tre hanno tentato la fuga, sperando di avere il favore del buio. Non è stato così. Di Pirro è stato bloccato subito all’interno della propria auto. Uno dei cugini è stato inseguito a piedi dai carabinieri e fermato a qualche decina di metri.
L’altro è riuscito a fare perdere le tracce, è tornato nella sua abitazione e qui è stato arrestato mezz’ora dopo.
Proprio l’altra notte il capitano dei carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, Paolo Befera, aveva disposto una serie di attenti controlli nell’area Parco, dove da settimane, soprattutto nei weekend, si susseguono strani movimenti che fanno supporre un’intensa attività di spaccio di droga. Anche in prossimità di locali. Nella Grande punto i carabinieri hanno trovato dieci involucri di droga già confezionati, un bilancino e strumenti per il taglio. Il tutto è stato sequestrato. In totale, i carabinieri hanno recuperato 12 grammi di cocaina. I tre giovani, che in passato non hanno avuto mai guai con la giustizia, sono stati rinchiusi nella camera di sicurezza della caserma di Castel di Sangro. Oggi è previsto il processo per direttissima nel tribunale di Sulmona. Stando a quanto accertato dai carabinieri, è in aumento sia il consumo che lo spaccio in tutta la zona dell’Alto Sangro.
Ma è anche forte l’azione di contrasto. Un’analoga operazione antidroga è stata portatata a termine lo scorso anno, sempre dai carabinieri e sempre a Pescasseroli. In quell’occasione furono arrestate tre persone, altrettante furono denunciate e si arrivò al sequestro di 25 grammi di cocaina. Due vetture furono bloccate sull’ex statale Marsicana. Probabilmente i giovani rientravano da Roma dopo avere fatto rifornimento di droga. Nel corso della successiva indagine finirono in manette altri due giovani del posto. A confermare il crescente abuso di droga nell’Alto Sangro ci ha pensato anche il Sert. Che ha diffuso dati inquietanti. I maggiori consumatori di droga sono gli operai (46%). Staccati studenti (5%) imprenditori, professionisti e artigiani (3,8%) e impiegati (2,5). Alto il numero dei tossicodipendenti-disoccupati (21%). Secondo il Sert, si cominciano a usare stupefacenti a 12 anni. Droghe che spesso si abbinano a uno smodato consumo di alcol.
Il blitz è scattato verso l’1,30 dell’altra notte in via Prato Rosso, in una zona isolata del Parco nazionale d’Abruzzo. Qui Alessandro Di Pirro, 30 anni, e i cugini Cesidio e Marco Santercole, di 23 e 20 anni, tutti di Pescasseroli, si erano appartati con una Fiat Grande punto. Quando i militari di Pescasseroli sono arrivati, con la collaborazione delle stazioni di Scanno, Villetta Barrea e Alfedena, i tre hanno tentato la fuga, sperando di avere il favore del buio. Non è stato così. Di Pirro è stato bloccato subito all’interno della propria auto. Uno dei cugini è stato inseguito a piedi dai carabinieri e fermato a qualche decina di metri.
L’altro è riuscito a fare perdere le tracce, è tornato nella sua abitazione e qui è stato arrestato mezz’ora dopo.
Proprio l’altra notte il capitano dei carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, Paolo Befera, aveva disposto una serie di attenti controlli nell’area Parco, dove da settimane, soprattutto nei weekend, si susseguono strani movimenti che fanno supporre un’intensa attività di spaccio di droga. Anche in prossimità di locali. Nella Grande punto i carabinieri hanno trovato dieci involucri di droga già confezionati, un bilancino e strumenti per il taglio. Il tutto è stato sequestrato. In totale, i carabinieri hanno recuperato 12 grammi di cocaina. I tre giovani, che in passato non hanno avuto mai guai con la giustizia, sono stati rinchiusi nella camera di sicurezza della caserma di Castel di Sangro. Oggi è previsto il processo per direttissima nel tribunale di Sulmona. Stando a quanto accertato dai carabinieri, è in aumento sia il consumo che lo spaccio in tutta la zona dell’Alto Sangro.
Ma è anche forte l’azione di contrasto. Un’analoga operazione antidroga è stata portatata a termine lo scorso anno, sempre dai carabinieri e sempre a Pescasseroli. In quell’occasione furono arrestate tre persone, altrettante furono denunciate e si arrivò al sequestro di 25 grammi di cocaina. Due vetture furono bloccate sull’ex statale Marsicana. Probabilmente i giovani rientravano da Roma dopo avere fatto rifornimento di droga. Nel corso della successiva indagine finirono in manette altri due giovani del posto. A confermare il crescente abuso di droga nell’Alto Sangro ci ha pensato anche il Sert. Che ha diffuso dati inquietanti. I maggiori consumatori di droga sono gli operai (46%). Staccati studenti (5%) imprenditori, professionisti e artigiani (3,8%) e impiegati (2,5). Alto il numero dei tossicodipendenti-disoccupati (21%). Secondo il Sert, si cominciano a usare stupefacenti a 12 anni. Droghe che spesso si abbinano a uno smodato consumo di alcol.