denuncia di tonelli (ncd)

Arssa, 175 mila euro a spese del Comune

AVEZZANO. La gestione dell’ex Arssa costerà al Comune di Avezzano 175mila euro l’anno. Per Claudio Tonelli, capogruppo del Nuovo centrodestra in consiglio comunale, si tratta di un altro «pacco per...

AVEZZANO. La gestione dell’ex Arssa costerà al Comune di Avezzano 175mila euro l’anno. Per Claudio Tonelli, capogruppo del Nuovo centrodestra in consiglio comunale, si tratta di un altro «pacco per Natale del sindaco Gianni Di Pangrazio».

Tonelli, unico componente della minoranza presente in commissione che ha espresso il suo voto contrario, esprime dubbi su tutta l’operazione.

«Ottimo affare per la città, avranno pensato gli avezzanesi, quando in pompa magna è stato annunciato dal presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, e dal sindaco di Avezzano la consegna dell’immobile di proprietà della Regione in gestione al Comune», evidenzia Tonelli, «niente affatto, i cittadini di Avezzano non hanno ricevuto tale bene in gestione gratuitamente, ma con un oneroso aggravio per le casse del Comune. I 175mila euro serviranno anche per l’istituzione della guardiania, quindi assunzione di qualche persona: questo non ci sorprende affatto conoscendo il modo di operare che in questi anni sta contraddistinguendo l’amministrazione Di Pangrazio. L’unico beneficiario di questa operazione», sottolinea Tonelli, «è sicuramente la Regione che si sgrava di quelle spese che avrebbe dovuto comunque sostenere, il tutto con il silenzio-assenso di qualche consigliere regionale di Avezzano che, come è noto, cade in letargo sulla nostra città, specialmente quando si tratta di contraddire il sindaco e il presidente del consiglio regionale. Immagino la meraviglia del presidente D’Alfonso quando avrà visto sottoporsi una così interessante convenzione per la Regione. Non ridiamo affatto perché quelle somme sarebbero state meglio utilizzate o per la ristrutturazione della scuola di via Napoli quale sede Universitaria, o per l’apertura del museo dell’Aia, o per sostenere gli onerosi affitti per la ristrutturazione delle scuole, o per investire sulla ristrutturazione della casa di riposo, o per l’interporto e così via».

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