Assalti ai portavalori, scacco alla banda della Golf: preso marsicano
Il 61enne di Morino Domenico Severa in carcere insieme ad altre sette persone: rapinavano guardie giurate e supermercati di Roma
MORINO. C’è anche il marsicano Domenico Severa, 61 anni, tra i componenti della “banda della Golf” sgominata da polizia e carabinieri. Un gruppo criminale, secondo l’accusa, specializzato nell’assalto a portavalori, guardie giurate e supermercati. Severa, di Rendinara, frazione di Morino, è rinchiuso nel carcere romano di Regina Coeli, fermato insieme ad altre sette persone.
L’operazione è stata portata a termine dalla squadra mobile di Roma, nell’ambito di una attività investigativa coordinata dalla procura della Repubblica della capitale. Ai componenti della banda, di età compresa tra i 30 ed i 61 anni, sono contestati a vario titolo i reati di associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di rapine, aggravate dall’uso delle armi in danno di portavalori e di porto e detenzione illegale di armi e ricettazione.
Nel corso delle indagini, condotte dalla sezione Rapine della Mobile, è stato possibile ricostruire le mansioni di ciascun arrestato, ognuno con specifici ruoli. Gli assalti avvenivano sempre a volto travisato da scaldacollo e berretti, servendosi di armi e utilizzando spesso per la fuga una Volkswagen Golf, l’auto preferita dalla banda.
L’associazione criminale, promossa, costituita e diretta da Salvatore Centro, campano 48enne che gravitava nella capitale, sempre per l’accusa si serviva di una base logistica nel quartiere di Tor Bella Monaca, sia per occultare armi e capi d’abbigliamento (tra cui pettorine in dotazione alle forze di polizia) sia per progettare i colpi da eseguire nello stesso quartiere o in varie zone di Roma, dalla Tuscolana alla Casilina, fino alla Prenestina o ad Acilia. Gli altri componenti del gruppo sono romani. Dalle indagini svolte è stato possibile ricostruire la dinamica di otto rapine, portate a termine dagli arrestati servendosi del medesimo modus operandi, ovvero aggredendo la guardia giurata con al seguito le valigette portavalori, proprio in occasione delle consegne effettuate in banche o esercizi commerciali, minacciandola con armi e privandola della pistola in dotazione, per poi asportare le cassette blindate contenenti ingenti somme di denaro e dileguarsi a bordo della Golf, spesso rubata. Almeno otto gli assalti ricostruiti tra agosto 2016 e marzo 2017, che hanno fruttato oltre 200mila euro. L’esecuzione dei provvedimenti restrittivi è stata eseguita in collaborazione con il personale dei carabinieri di Frascati che lo scorso febbraio, nel corso di indagini condotte su alcuni membri del sodalizio criminale, scaturite da una rapina consumata nell’agosto 2016 in zona Prenestino, sequestrarono delle armi.
Gli interrogatori di garanzia cominciano oggi. Severa è difeso dall’avvocato Antonio Milo del Foro di Avezzano.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’operazione è stata portata a termine dalla squadra mobile di Roma, nell’ambito di una attività investigativa coordinata dalla procura della Repubblica della capitale. Ai componenti della banda, di età compresa tra i 30 ed i 61 anni, sono contestati a vario titolo i reati di associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di rapine, aggravate dall’uso delle armi in danno di portavalori e di porto e detenzione illegale di armi e ricettazione.
Nel corso delle indagini, condotte dalla sezione Rapine della Mobile, è stato possibile ricostruire le mansioni di ciascun arrestato, ognuno con specifici ruoli. Gli assalti avvenivano sempre a volto travisato da scaldacollo e berretti, servendosi di armi e utilizzando spesso per la fuga una Volkswagen Golf, l’auto preferita dalla banda.
L’associazione criminale, promossa, costituita e diretta da Salvatore Centro, campano 48enne che gravitava nella capitale, sempre per l’accusa si serviva di una base logistica nel quartiere di Tor Bella Monaca, sia per occultare armi e capi d’abbigliamento (tra cui pettorine in dotazione alle forze di polizia) sia per progettare i colpi da eseguire nello stesso quartiere o in varie zone di Roma, dalla Tuscolana alla Casilina, fino alla Prenestina o ad Acilia. Gli altri componenti del gruppo sono romani. Dalle indagini svolte è stato possibile ricostruire la dinamica di otto rapine, portate a termine dagli arrestati servendosi del medesimo modus operandi, ovvero aggredendo la guardia giurata con al seguito le valigette portavalori, proprio in occasione delle consegne effettuate in banche o esercizi commerciali, minacciandola con armi e privandola della pistola in dotazione, per poi asportare le cassette blindate contenenti ingenti somme di denaro e dileguarsi a bordo della Golf, spesso rubata. Almeno otto gli assalti ricostruiti tra agosto 2016 e marzo 2017, che hanno fruttato oltre 200mila euro. L’esecuzione dei provvedimenti restrittivi è stata eseguita in collaborazione con il personale dei carabinieri di Frascati che lo scorso febbraio, nel corso di indagini condotte su alcuni membri del sodalizio criminale, scaturite da una rapina consumata nell’agosto 2016 in zona Prenestino, sequestrarono delle armi.
Gli interrogatori di garanzia cominciano oggi. Severa è difeso dall’avvocato Antonio Milo del Foro di Avezzano.
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