Assegno smarrito, un 22enne cita le Poste
Trasacco, il giovane doveva riscuotere oltre 15mila euro, ma non ha trovato nulla: scatta la denuncia
TRASACCO. Finalmente ottiene i soldi del risarcimento per un grave incidente stradale, ma quando li va a ritirare alle Poste, la direttrice lo informa che l’assegno versato di 15.400 euro è andato perduto. Protagonista della singolare vicenda è M.D., 22enne di Trasacco, al quale non è restato fare altro che presentare una denuncia ai carabinieri. «La somma di 15mila euro», ha denunciato il 22enne ai militari della caserma di Trasacco, al comando del luogotenente Armando Croce, coadiuvato dal maresciallo Edmondo Aniballi, «mi è arrivata come risarcimento, dopo un incidente stradale in cui sono rimasto coinvolto a Trasacco, nel 2010. A pagarla è stata l’assicurazione della controparte e 3.500 euro sarebbero dovuti andare per le spese del mio avvocato, Angelo Nigrelli». Il 2 dicembre scorso, M.D. è andato all’ufficio postale del suo paese e qui ha versato su un libretto appena aperto, l’assegno circolare non trasferibile, emesso dalla Unipol banca. L’addetta allo sportello lo ha informato che la somma non sarebbe stata accreditata prima del 14 dello stesso mese, una volta trascorso «il relativo periodo di valuta».
«Il mio assistito», denuncia l’avvocato Nigrelli, «sabato mattina, dopo ben due ore di fila, ha tentato di prelevare una parte della somma versata con l’assegno ma una volta allo sportello la direttrice dell’ufficio postale lo ha informato che il titolo si era smarrito nella camera di compensazione di Roma, come si leggeva nella comunicazione che era arrivata alle Poste di Trasacco dallo stesso organo». M.D. veniva anche informato che il titolo era stato regolarmente vidimato e trasmesso alla camera di compensazione dell’istituto bancario». Secondo quanto denunciato dal 22enne ai militari di Trasacco a quel punto la direttrice delle Poste gli ha anche fornito un numero di telefono della Unipol banca da chiamare per vedere se qualcuno avesse riscosso l’assegno. Ora l’avvocato Negrelli ha presentato una lettera di reclamo anche alla direzione generale delle Poste. «Ho contattato l’ufficio postale di Trasacco», lamenta il legale, «per chiedere spiegazioni sull’accaduto, ma di tutta risposta sono stato invitato dalla direttrice a scrivere una comunicazione tramite raccomandata, senza fornirmi ulteriori spiegazioni o comunque rassicurazioni. La direttrice ha anche omesso di dirmi il suo nome». (m.t.)
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