Assoluzione per il notaio Valente
Era accusato di avere sottoscritto falsi atti per evadere il Fisco con la compravendita di veicoli
AVEZZANO. Era finito al centro di un’inchiesta per falsi atti di compravendita di undici veicoli, con una conseguente evasione fiscale. Inchiesta che però si è sgonfiata, tanto che il notaio Mattia Valente, che lavora fra Avezzano e Pescina, è stato assolto per non avere commesso il fatto.
La vicenda risale al 2007. Due imprenditori marsicani avevano sottoscritto in presenza del notaio Valente atti di vendita di alcune auto. Ma era solo un espediente, sempre secondo un rapporto della Guardia di Finanza, per aggirare il Fisco. Perché stando a quanto accertato dagli investigatori quelle sottoscrizioni erano false, come sarebbe poi emerso dall’interrogatorio dei due imprenditori. Con queste accuse il notaio Valente era stato rinviato a giudizio. Durante il rito abbreviato, il gup del tribunale di Avezzano, Maria Proia, ha assolto Valente per non avere commesso il fatto. Il notaio, originario di Napoli ma da anni al lavoro nella Marsica, è stato assistito dall’avvocato Antonio Milo. Anche il pubblico ministero Guido Cocco aveva chiesto l’assoluzione.
Lo scorso marzo Valente è finito al centro di un’altra indagine della Finanza e si è visto sequestrare deposito bancari,una Porsche Cayenne e tre appartamenti, uno dei quali sull’isola di Capri, per un valore complessivo un milione e 800mila euro. Al professionista il gip del tribunale di Napoli contesta una dichiarazione dei redditi infedele e la vendita simulata della Porsche a una collaboratrice dello studio professionale per soli cinquemila euro. Accuse tutte da dimostrare. ©RIPRODUZIONE RISERVATA