Ateneo e veleni post-voto Il rettore: «Cifone stressata»

Inverardi replica alle dimissioni dell’ex preside di Medicina dalla commissione «Il progetto delle scuole universitarie dev’essere condiviso, serve il dialogo»

L’AQUILA. Getta acqua sul fuoco della polemica il nuovo rettore Paola Inverardi. «È solo una questione di stress», dice ironizzando sulle accuse lanciate nei giorni scorsi dall’ex preside di Medicina Maria Grazia Cifone che ha rassegnato le proprie dimissioni da presidente della commissione didattica con una mail al vetriolo inviata a colleghi e personale dell’Ateneo. L’oggetto del contendere è l’istituzione delle Scuole universitarie, strutture di coordinamento e razionalizzazione delle attività didattiche dei Dipartimenti e dei Corsi di studio e di gestione dei servizi comuni (mobilità, orientamento, tutorato). L’istituzione di queste strutture, caldeggiata dalla Cifone e dagli studenti, è stata bloccata, durante l’ultimo Senato accademico, da alcuni professori dell’Ateneo, appartenenti all’area del nuovo rettore.

«Il problema, banalmente, è che il progetto delle scuole deve essere condiviso e deriva dalla capacità dei colleghi di mettersi insieme. In alcune aree questa capacità di dialogo è difficile da ottenere. Soprattutto tra i due dipartimenti di area medica», spiega Inverardi, che risponde anche su quella che Cifone ha definito la «gazzarra su una convocazione di consigli di area didattica scatenata da parte di un dipartimento che subito, fedele ai patti elettorali, ha trovato l’appoggio del nuovo rettore». «Non c’è stata nessuna gazzarra, solo un errore del presidente del corso di studi per la convocazione di una commissione non a norma», continua Inverardi. «Anche l’attacco sui miei interventi in una discussione, tesi solo a ripristinare il dialogo, non è comprensibile. Certo, forse adesso ci vuole un po’ di tempo perché la Cifone assorba i cambiamenti. D’altra parte la professoressa dirige il più grande dipartimento dell’Ateneo. È appena uscita da una lunga campagna elettorale e probabilmente è un po’ stressata. Quando sono arrivate sul mio tavolo le sue dimissioni l’ho ringraziata per il lavoro fatto e ho detto che presto ricominceremo con più serenità. Quello fatto a me, nell’ambito della mail inviata dalla Cifone, mi sembra un riferimento minoritario rispetto al resto. Non mi sento di drammatizzare. Certo, i rapporti tra persone non si azzerano con un colpo di spugna e che ci siano un po’ di strascichi dopo le elezioni è normale».

Sempre sulle dimissioni della Cifone, Inverardi continua. «La commissione didattica è esclusivamente una commissione consultiva, non si è dimessa da presidente del dipartimento di Medicina. È un periodo di grande fatica anche per lei». Sulla istituzione delle Scuole, invece, il nuovo rettore afferma: «Si possono fare o meno, anche se tutti le auspichiamo. Nessuno è contrario, ma devono derivare da progetti comuni. Bisogna prima recuperare un rapporto di serenità e fiducia. Non c’è tutta questa fretta, piuttosto che fare azioni che possono essere vissute come forzature, meglio arrivarci per gradi».

Michela Corridore

©RIPRODUZIONE RISERVATA