Ateneo, il piano di Luongo: ecco l’università che vorrei

Elezioni del rettore, nel progetto la federazione da attuare a livello regionale Fissati quattro incontri aperti tra candidati, studenti, docenti e personale

L’AQUILA. Un piano programmatico per lo sviluppo dell’Università. È quello presentato dal professor Angelo Luongo, in corsa per la carica di rettore, contro quella che per il momento è l’unica concorrente certa: l’ex preside di Scienze Paola Inverardi, che per prima ha dichiarato la volontà di succedere a Ferdinando di Orio. I due stanno già affilando le armi, in attesa di conoscere i nomi degli altri «papabili» e si confronteranno sui temi più scottanti dell’Ateneo in una serie di incontri: mercoledì 24 aprile 13,30-15,30 nel polo di Coppito aula 1.6 Coppito1; lunedì 29 13,30-15,30 ex Reiss Romoli; martedì 30 13,30-15,30 nel polo umanistico aula 5.A di Scienze Umane; martedì 7 maggio 13,30-15,30 nell’ex-Optimes. Intanto è pronto il piano elettorale di Luongo. Le votazioni sono previste il 30 maggio, ma già per il 9 è fissata l’assemblea di Ateneo per la presentazione delle candidature, alle 9,30 nell’aula magna del dipartimento di Scienze umane, al vecchio ospedale. L’ex prorettore ha individuato alcuni obiettivi strategici del futuro rettorato. Dal suo programma emerge un Ateneo rivoluzionato, in stretta sinergia con le altre Università abruzzesi secondo quello che chiama un «progetto di Federazione», un Ateneo con maggiore attenzione per la ricerca, il personale e gli studenti. Il primo obiettivo, secondo il documento, è progettare e realizzare un nuovo Ateneo, «di dimensione internazionale, e non più locale, che attragga nuovi studenti dai paesi in via di sviluppo, del bacino mediterraneo, dell’Africa, dei Paesi Arabi e dell’Asia».

Secondo Luongo bisogna puntare, inoltre, su «un’offerta didattica di elevata qualità», «lo sviluppo di ricerca scientifica di eccellenza», «la creazione di una federazione degli atenei abruzzesi». Nel programma è prevista una sinergia con i maggiori centri nazionali di ricerca operanti nella regione, l’incremento della partecipazione ai poli di innovazione abruzzesi, un rafforzamento del legame tra Università e città. Luongo parla poi di «città di studi multicampus», attraverso la progettazione di una residenzialità di tipo misto (in parte in alloggi dedicati, tra quelli del Progetto Case, in parte in collegi e alloggi privati); la realizzazione di servizi commerciali armonizzati col contesto storico e paesaggistico; la costruzione di impianti sportivi e spazi ludico-culturali; la realizzazione di un sistema di trasporto veloce tra i Campus, e di servizi navette. Grande attenzione è dedicata alla ricerca, al rafforzamento dei rapporti di partenariato col mondo produttivo e alla valorizzazione del personale.

«Credo nella politica bottom-up, secondo la quale le istanze, le proposte, le idee si formano nei dipartimenti, e vengono solo successivamente confrontate e armonizzate dagli organi», spiega l’ex prorettore nel piano. «Mi propongo nel ruolo di ideatore, suggeritore, propositore e guida, ma soprattutto moderatore delle idee di tutti, per uno sviluppo equilibrato degli interessi, anche contrapposti, delle diverse componenti disciplinari, purché finalizzate alla crescita generale dell’Ateneo».

Michela Corridore

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