Attacco hacker e fuga dei dati: l’Asl chiama nuovi superesperti 

Ingaggiato per più di 129mila euro uno studio legale specializzato per il supporto tecnico-giuridico Si aggiunge all’avvocato Celotto e all’ex ministra Severino, già chiamati dopo il blocco informatico

L’AQUILA. Si allarga il gruppo di superesperti ingaggiati dalla Asl di Avezzano, Sulmona e L’Aquila per fronteggiare le conseguenze – soprattutto legali – del grave attacco hacker subito in primavera e dei milioni di documenti dei pazienti e dei dipendenti pubblicati dai cybercriminali sulla rete internet. Dopo i grandi nomi, ora arriva anche il team del famoso studio romano “E-Lex”, specializzato proprio in digitale e privacy.
Nella determina di affidamento, controfirmata dal direttore generale dell’azienda sanitaria Ferdinando Romano, si motiva così la decisione: «La Asl ha subìto un attacco ransomware in data 03 maggio 2023 che ha determinato significativi problemi di funzionalità dei sistemi informatici e l’esflltrazione di dati personali (data breach). L’attacco per la sua complessità ha reso urgente e necessaria un’attività specialistica e straordinaria, di supporto tecnico-giuridico, per la gestione del data breach e delle comunicazioni agli interessati». Quindi la scelta dello studio romano, «che si caratterizza per una specifica, qualificata e consolidata esperienza in materia, testimoniata da una ampia e pluriennale casistica riferita ad analoghi episodi di hackeraggio, al fine di acquisire la fornitura dei servizi specialistici di natura tecnico-giuridica».
L’affidamento, tramite trattativa diretta, ha un valore massimo di 129.500 euro oltre Iva. Sono tre le voci che compongono il servizio di supporto specialistico tecnico-giuridico e il costo: per la gestione del data breach (39mila euro più Iva ), per la gestione delle comunicazioni agli interessati e le interlocuzioni con Garante della privacy (35mila euro più Iva) e l’eventuale supporto “on demand”' (importo massimo 56mila euro più Iva) «da liquidare a consuntivo delle giomate effettivamente rese».
Nelle settimane scorse la Asl aveva già chiamato due esperti nazionali in ambito legale. Prima di tutti Alfonso Celotto, avvocato e docente universitario, ma soprattutto capo di gabinetto e vertice ministeriale di alto livello nei dicasteri guidati da Bonino, Calderoli, Tremonti, Triglia, Guidi e Barca. Lui era stato schierato proprio sul fronte caldo della privacy.
La Asl ha poi ingaggiato anche l’ex ministra della Giustizia Paola Severino, docente ed ex rettrice universitaria, penalista in famosi processi che hanno segnato la storia italiana degli ultimi decenni. Severino è stata ingaggiata dall’azienda sanitaria dell’Aquilano per farsi rappresentare nel procedimento penale in corso.
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