IL DATO
Aumentano gli iscritti (+5%) all’Università dell’Aquila
La rettrice: «Abbiamo più immatricolati e un trend positivo per il futuro». Corsi triennali a gonfie vele, piccola flessione per le lauree magistrali
L’AQUILA. Cresce la voglia di università. All'Aquila più che nel resto d'Italia. La città del post-sisma, infatti, risulta piuttosto attrattiva, registrando un aumento di immatricolati superiore al 5% nell’ultimo anno accademico. È quanto emerge da un'inchiesta di Repubblica che parla di un incremento del 4,3 per cento di immatricolati in Italia (12mila iscritti in più), il più forte dal 2002, e riporta per l'Ateneo aquilano una crescita del 5,4%. Su 90 atenei (statali, privati e telematici) che hanno riversato i dati al Miur, 58 hanno matricole in crescita e 32 dimagriscono. Un trend confermato dai numeri registrati dalla rettrice, Paola Inverardi: «In totale siamo passati da 3.975 immatricolati dello scorso anno a 4.252 del 2016-17», spiega, «In particolare, l'aumento maggiore c'è stato nei corsi triennali: 2.846 immatricolati quest'anno, contro i 2.550 dell'anno scorso».
Per quanto riguarda le lauree magistrali, apparentemente, invece, ci sarebbe una leggera diminuzione: da 1.096 a 1.073. «In realtà bisogna fare i conti con l'introduzione del numero programmato a Psicologia, che ha causato l'emorragia di circa 150 studenti», continua la rettrice, «e se al numero attuale di iscritti aggiungessimo i 150 che non hanno potuto effettuare l'iscrizione in Ateneo a causa del numero programmato, supereremmo notevolmente il totale degli immatricolati dello scorso anno».
Per quanto riguarda i corsi di laurea a ciclo unico, invece, i dati seguono le direttive ministeriali: 96 immatricolati a Medicina (contro il 79 dello scorso anno), 18 a Odontoiatria (13 nella 2015-16) e 219 a Scienze della formazione primaria, stesso numero dell'anno scorso. «È un buon risultato anche perché molto favorevole su alcuni corsi di laurea», continua la Inverardi, «quelli cresciuti di più in assoluto sono Ingegneria dell'informazione, che passa da 86 a 103 immatricolati (20% circa) e Ingegneria industriale che aveva 203 immatricolati ed è arrivata a 237 (circa 18%)». D'altra parte, anche a livello nazionale, stando ai dati di Repubblica, Ingegneria ed Economia sono i dipartimenti preferiti. «I restanti numeri sono più o meno simili a quelli dell'anno precedente», dice la rettrice. «Nella triennale di Filosofia siamo passati da nove immatricolati a 14, in Beni culturali da cinque a 13. Ci auguriamo che in futuro il dipartimento di Scienze Umane possa avere risultati ancora migliori: è forse il dipartimento dell'Ateneo che ha maggiori possibilità di rientrare in quelli di eccellenza. Anche Matematica e Telecomunicazioni sono leggermente cresciute, come il dipartimento di Scienze cliniche applicate con Fisica (da 33 a 37 immatricolazioni). Globalmente abbiamo un trend positivo che ci fa ben sperare per il futuro».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Per quanto riguarda le lauree magistrali, apparentemente, invece, ci sarebbe una leggera diminuzione: da 1.096 a 1.073. «In realtà bisogna fare i conti con l'introduzione del numero programmato a Psicologia, che ha causato l'emorragia di circa 150 studenti», continua la rettrice, «e se al numero attuale di iscritti aggiungessimo i 150 che non hanno potuto effettuare l'iscrizione in Ateneo a causa del numero programmato, supereremmo notevolmente il totale degli immatricolati dello scorso anno».
Per quanto riguarda i corsi di laurea a ciclo unico, invece, i dati seguono le direttive ministeriali: 96 immatricolati a Medicina (contro il 79 dello scorso anno), 18 a Odontoiatria (13 nella 2015-16) e 219 a Scienze della formazione primaria, stesso numero dell'anno scorso. «È un buon risultato anche perché molto favorevole su alcuni corsi di laurea», continua la Inverardi, «quelli cresciuti di più in assoluto sono Ingegneria dell'informazione, che passa da 86 a 103 immatricolati (20% circa) e Ingegneria industriale che aveva 203 immatricolati ed è arrivata a 237 (circa 18%)». D'altra parte, anche a livello nazionale, stando ai dati di Repubblica, Ingegneria ed Economia sono i dipartimenti preferiti. «I restanti numeri sono più o meno simili a quelli dell'anno precedente», dice la rettrice. «Nella triennale di Filosofia siamo passati da nove immatricolati a 14, in Beni culturali da cinque a 13. Ci auguriamo che in futuro il dipartimento di Scienze Umane possa avere risultati ancora migliori: è forse il dipartimento dell'Ateneo che ha maggiori possibilità di rientrare in quelli di eccellenza. Anche Matematica e Telecomunicazioni sono leggermente cresciute, come il dipartimento di Scienze cliniche applicate con Fisica (da 33 a 37 immatricolazioni). Globalmente abbiamo un trend positivo che ci fa ben sperare per il futuro».
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