Autostrada, 17 sindaci contro il nuovo progetto
Entro il 15 febbraio ogni consiglio comunale voterà il no alla proposta di Toto Possibilisti i territori della Valle Subequana: «Valuteremo l’impatto ambientale»
PRATOLA PELIGNA. Non si conoscono i dettagli del progetto, ma la proposta da parte del gruppo Toto di accorciare l’autostrada Roma-Pescara, sta innescando una serie di reazioni da parte delle amministrazioni del Centro Abruzzo. Si parte dal comune di Pratola Peligna, guidato dal primo cittadino e presidente della Provincia Antonio De Crescentiis, dove c’è stata la riunione di 17 sindaci che non vogliono il progetto. In pratica, i primi cittadini di Sulmona, Pratola, Raiano, Corfinio, Roccacasale, Prezza, Vittorito, Cansano, Pacentro, Campo di Giove, Pettorano sul Gizio, Bugnara, Introdacqua, Cocullo, Anversa degli Abruzzi, Villalago e Scanno, si sono impegnati a produrre entro il 15 febbraio, ciascuno per il Comune di riferimento, una delibera di consiglio per esprimere il no al progetto giudicato dannoso per l’ambiente e per lo sviluppo della Valle Peligna. In particolare, gli amministratori – già bollati come il “ fronte del no” – chiederanno al presidente della Regione, «di attivare una conferenza dei sindaci che consenta agli stessi di partecipare al processo di rilascio dei pareri necessari alla realizzazione della variante». Quest’ultima, dovrebbe, cambiare l’attuale tracciato e tramite delle gallerie collegare Celano-Cerchio nella Marsica, direttamente a Bussi nel pescarese. Un taglio in grado di far risparmiare oltre 17 chilometri rispetto a quello attuale, ma destinato ad eliminare i caselli di Pescina, Pratola-Sulmona e Cocullo.
Il nuovo tacciato, inoltre, pensato anche per questioni di sicurezza in caso di terremoti o nevicate, dovrebbe ricalcare il progetto originario dell’autostrada A/25 e attraversare la Valle Subequana. Una zona dove al contrario, sta crescendo il fronte del “si” a Toto. «Un’apertura», fanno sapere i sindaci di Molina Aterno, Goriano Sicoli, Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Secinaro e Gagliano Aterno, «comunque subordinata a una precisa e attenta valutazione dell’impatto ambientale che il progetto potrebbe avere sul nostro territorio. Inoltre, la variante non dovrebbe arrecare danni all’economia della Valle Peligna purché il collegamento con l’autostrada, resti sempre percorribile». Solo qualche giorno fa, a dare la stura alla possibilità di un dialogo e alla presa visione del progetto di Toto, era stato il segretario regionale dell’Idv Lelio De Santis, mentre un altro secco no è arrivato dal Wwf. In molti, inoltre, si chiedono come saranno realizzati i tunnel e quali saranno le nuove uscite. Il progetto si avvale di un finanziamento privato di circa 5,7 miliardi di euro e consentirà la gestione dell’autostrada, per 45 anni, al gruppo Toto.
Federico Cifani
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