Avezzano, bimba di 10 anni: «Papà e mamma ci lasciano senza cibo»
Il tema di una bambina a scuola fa emergere uno spaccato di maltrattamenti: lei e il fratellino allontanati da casa. Indagini sui genitori alcolisti
AVEZZANO. Le violenze sono raccontate in un tema scritto a scuola da una bambina di 10 anni. Un racconto che fa emergere uno spaccato familiare fatto di maltrattamenti in serie nei confronti dell’alunna e del fratellino di 8 anni. Del caso si sono interessati gli assistenti sociali prima e il tribunale poi.
Gli episodi sarebbero avvenuti ad Avezzano e sotto accusa ci sono due giovani coniugi che, secondo quanto ricostruito, fanno abuso di alcolici. I bambini sono stati allontanati dai genitori e i servizi sociali stanno cercando di trovare loro una si sistemazione provvisoria in attesa che le indagini facciano il loro corso. Dietro le frasi scritte dalla bambina, su cui sono in corso accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria, si celerebbe una situazione di degrado, con precarie condizioni igienico sanitarie e addirittura di carenze alimentari. Per tale motivo la giovane coppia di coniugi è indagata per il reato di maltrattamenti nei confronti dei suoi figli minori. Il procedimento a loro carico è stato avviato su segnalazione del giudice del Tribunale per i minorenni dell’Aquila a seguito delle dichiarazioni rese tramite il tema.
Emerge nel racconto un quadro desolante caratterizzato da una serie di reiterate condotte vessatorie, prevalentemente di carattere psichico, che gli stessi minorenni sono stati costretti a subire da tempo da parte dei loro genitori, una giovane coppia con problemi legati all’uso di sostanze alcoliche. Sembra che i bambini vivessero in una condizione inaccettabile, terrorizzati dai genitori e in uno stato di totale sottomissione fisica e psicologica.
In alcune occasioni, sempre secondo l’ipotesi accusatoria, sembra che i ragazzini, la sorella e il fratellino più piccolo, venissero lasciati soli per ore e ore in casa, in un ambiente igienicamente poco idoneo. E con scarso cibo a disposizione. A tutto ciò è stato possibile arrivare grazie ai rilevamenti degli uffici del servizio sociale che hanno approfondito la situazione che interessava i due bambini e che già appariva difficile prima che saltassero fuori scenari di maltrattamenti. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto ulteriori attività investigative volte a chiarire alcuni aspetti della vicenda e, pertanto, non si escludono ulteriori sviluppi.
Novanta i giorni di tempo necessari per fare piena luce sulla vicenda. Le indagini sono condotte dal pubblico ministero Lara Seccacini, mentre la coppia è difesa dagli avvocati Andrea Tinarelli e Mario Flammini.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli episodi sarebbero avvenuti ad Avezzano e sotto accusa ci sono due giovani coniugi che, secondo quanto ricostruito, fanno abuso di alcolici. I bambini sono stati allontanati dai genitori e i servizi sociali stanno cercando di trovare loro una si sistemazione provvisoria in attesa che le indagini facciano il loro corso. Dietro le frasi scritte dalla bambina, su cui sono in corso accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria, si celerebbe una situazione di degrado, con precarie condizioni igienico sanitarie e addirittura di carenze alimentari. Per tale motivo la giovane coppia di coniugi è indagata per il reato di maltrattamenti nei confronti dei suoi figli minori. Il procedimento a loro carico è stato avviato su segnalazione del giudice del Tribunale per i minorenni dell’Aquila a seguito delle dichiarazioni rese tramite il tema.
Emerge nel racconto un quadro desolante caratterizzato da una serie di reiterate condotte vessatorie, prevalentemente di carattere psichico, che gli stessi minorenni sono stati costretti a subire da tempo da parte dei loro genitori, una giovane coppia con problemi legati all’uso di sostanze alcoliche. Sembra che i bambini vivessero in una condizione inaccettabile, terrorizzati dai genitori e in uno stato di totale sottomissione fisica e psicologica.
In alcune occasioni, sempre secondo l’ipotesi accusatoria, sembra che i ragazzini, la sorella e il fratellino più piccolo, venissero lasciati soli per ore e ore in casa, in un ambiente igienicamente poco idoneo. E con scarso cibo a disposizione. A tutto ciò è stato possibile arrivare grazie ai rilevamenti degli uffici del servizio sociale che hanno approfondito la situazione che interessava i due bambini e che già appariva difficile prima che saltassero fuori scenari di maltrattamenti. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto ulteriori attività investigative volte a chiarire alcuni aspetti della vicenda e, pertanto, non si escludono ulteriori sviluppi.
Novanta i giorni di tempo necessari per fare piena luce sulla vicenda. Le indagini sono condotte dal pubblico ministero Lara Seccacini, mentre la coppia è difesa dagli avvocati Andrea Tinarelli e Mario Flammini.
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