Avezzano, chiusi due palazzi
A Ovindoli 200 abitanti in tenda, strada interrotta per frana a Celano
AVEZZANO. Due palazzine sgomberate e transennate, alcuni uffici dichiarati inagibili e due chiese danneggiate. Ad Avezzano i danni del sisma del 6 aprile si svelano agli occhi dei tecnici incaricati dal Comune, che hanno effettuato già oltre cento verifiche in uffici pubblici e in case private. A Ovindoli 200 abitanti stanno vivendo nella tendopoli allestita nel centro sportivo Tre Nevi, mentre a Celano una nuova frana ha bloccato da venerdì la strada per L'Aquila.
L'emergenza in Marsica dunque avanza, a partire dal capoluogo. I palazzi transennati ad Avezzano si trovano uno in via XXIV Maggio, in pieno centro cittadino, e l'altro in via Fratelli Rosselli. Il sindaco Antonio Floris ha ordinato anche lo sgombero di alcuni uffici privati ubicati in via don Luigi Sturzo e ad Antrosano. Due le chiese danneggiate ad Antrosano e ad Avezzano, con alcune crepe comparse sul campanile. Qualche danno è stato registrato alla sede dell'Inps e ad altri uffici pubblici, ma già dalla prossima settimana verranno ripristinate le agibilità, mentre per le scuole si attendono direttive più precise dal Centro scolastico regionale e dalla Regione.
Insomma, dire che il terremoto del 6 aprile non ha provocato danni ad Avezzano non è esatto, e in ogni caso bisognerà attendere l'esito di tutte le verifiche richieste dai cittadini prima di fare un calcolo preciso dei danni. Il Comune ha messo a disposizione i propri tecnici e due numeri di telefono - 0863.501408 e 0863.501217 - per quanti volessero accertare la stabilità dei propri immobili. In questa prima settimana il sindaco ha firmato decine di ordinanze. «Siamo pronti anche ad offrire una sede con venti stanze all'amministrazione provinciale, che ha la sede chiusa all'Aquila», annuncia il sindaco Floris. «Naturalmente siamo pronti ad ospitare altri uffici pubblici e centri direzionali che avessero bisogno di un appoggio logistico, in attesa che vengano ripristinate le sedi danneggiate dal terremoto».
Danni anche a Celano, dove una frana costringe gli automobilisti che vogliono raggiungere i Comuni dell'Altipiano o L'Aquila a deviare per contrada Campitelli. Anche a Ovindoli le verifiche stanno facendo emergere danni a edifici privati, pubblici e chiese, tanto che il sindaco Pino Angelosante ha già firmato 20 ordinanze di sgombero. Intanto, per sicurezza, 200 abitanti dormono in tenda. Situazione più difficile sempre a Celano, dove più di trenta famiglie sono state costrette a lasciare la proprie abitazioni dichiarate inagibili in quanto lesionate dal sisma. Il Comune ha attrezzato il luogo di accoglienza nel pallone riscaldato del palazzetto dello sport.
Davanti ai danni e all'emergenza c'è da registrare anche una buona notizia: a Civitella Roveto riapre infatti l'ex caseificio, che dopo i lavori di ristrutturazione non ha subito alcun danno. A dare la buona notizia è il sindaco di Civitella Sandro De Filippis: «Dopo Pasqua l'ex caseificio tornerà a produrre formaggi e ricotte e a dare posti di lavoro attraverso una convenzione con una cooperativa di allevatori di Balsorano».
L'emergenza in Marsica dunque avanza, a partire dal capoluogo. I palazzi transennati ad Avezzano si trovano uno in via XXIV Maggio, in pieno centro cittadino, e l'altro in via Fratelli Rosselli. Il sindaco Antonio Floris ha ordinato anche lo sgombero di alcuni uffici privati ubicati in via don Luigi Sturzo e ad Antrosano. Due le chiese danneggiate ad Antrosano e ad Avezzano, con alcune crepe comparse sul campanile. Qualche danno è stato registrato alla sede dell'Inps e ad altri uffici pubblici, ma già dalla prossima settimana verranno ripristinate le agibilità, mentre per le scuole si attendono direttive più precise dal Centro scolastico regionale e dalla Regione.
Insomma, dire che il terremoto del 6 aprile non ha provocato danni ad Avezzano non è esatto, e in ogni caso bisognerà attendere l'esito di tutte le verifiche richieste dai cittadini prima di fare un calcolo preciso dei danni. Il Comune ha messo a disposizione i propri tecnici e due numeri di telefono - 0863.501408 e 0863.501217 - per quanti volessero accertare la stabilità dei propri immobili. In questa prima settimana il sindaco ha firmato decine di ordinanze. «Siamo pronti anche ad offrire una sede con venti stanze all'amministrazione provinciale, che ha la sede chiusa all'Aquila», annuncia il sindaco Floris. «Naturalmente siamo pronti ad ospitare altri uffici pubblici e centri direzionali che avessero bisogno di un appoggio logistico, in attesa che vengano ripristinate le sedi danneggiate dal terremoto».
Danni anche a Celano, dove una frana costringe gli automobilisti che vogliono raggiungere i Comuni dell'Altipiano o L'Aquila a deviare per contrada Campitelli. Anche a Ovindoli le verifiche stanno facendo emergere danni a edifici privati, pubblici e chiese, tanto che il sindaco Pino Angelosante ha già firmato 20 ordinanze di sgombero. Intanto, per sicurezza, 200 abitanti dormono in tenda. Situazione più difficile sempre a Celano, dove più di trenta famiglie sono state costrette a lasciare la proprie abitazioni dichiarate inagibili in quanto lesionate dal sisma. Il Comune ha attrezzato il luogo di accoglienza nel pallone riscaldato del palazzetto dello sport.
Davanti ai danni e all'emergenza c'è da registrare anche una buona notizia: a Civitella Roveto riapre infatti l'ex caseificio, che dopo i lavori di ristrutturazione non ha subito alcun danno. A dare la buona notizia è il sindaco di Civitella Sandro De Filippis: «Dopo Pasqua l'ex caseificio tornerà a produrre formaggi e ricotte e a dare posti di lavoro attraverso una convenzione con una cooperativa di allevatori di Balsorano».