Avezzano: colpo nella storica gioielleria, scoperta la banda
Rapina da Ranalletta: arrestati tre napoletani, indagati un agente immobiliare marsicano e un altro campano che avrebbe fatto da autista
AVEZZANO. Sono stati individuati e arrestati i presunti rapinatori della gioielleria Ranalletta. Dopo quasi 15 mesi di indagini la polizia è riuscita a raccogliere indizi ritenuti pesanti (intercettazioni telefoniche, testimonianze, documenti) contro tre napoletani _ L.A., 29enne, e D.T., 37enne, per i quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere (attualmente già in stato di detenzione presso il carcere di Poggioreale per analoghi reati), R. P., 41enne, per la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari - e contro un avezzanese, A. B., agente immobiliare di 65 anni,per il quale è stata disposta la misura interdittiva del divieto di esercizio della professione per 12 mesi.
I primi tre sono accusati di aver compiuto materialmente la rapina che ha fruttato circa 300mila euro, il quarto è accusato di aver messo loro a disposizione un appartamento ad Alba Fucens. appartamento che aveva a sua volta affittato dicendo al proprietario che sarebbe servito a un suo familiare. Tra l'altro la casa è stata poi restituita immediatamente dopo la rapina.
I fatti risalgono ad aprile del 2019: tre individui, due uomini ed una donna, entrarono all’interno di una storica gioielleria del centro di Avezzano e, sotto la minaccia di una pistola e di un taser, costrinsero il titolare ad aprire la cassaforte prelevando tutti i gioielli custoditi, per un valore di circa 300.000 euro, dandosi alla fuga con una autovettura Fiat Stilo, guidata da un complice, veicolo risultato rubato il giorno precedente e rinvenuto abbandonato tre giorni dopo nella zona di Massa D’Albe.
Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori della Squadra anticrimine del commissariato di Avezzano, quel giorno D.T. sarebbe per primo entrato nel negozio, R.P. e L.A., lo hanno seguito. Ad essi si sarebbe aggiunto, L.C., 47enne anche lui di origine napoletana e con precedenti, che avrebbe svolto il ruolo di autista e “palo”. L.C. è stata denunciato per concorso nella rapina, non essendo emersi sufficienti indizi di colpevolezza