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Avezzano, ecco il negozio che non vende il libro del boss Riina

Avviso sulla vetrina del locale dopo il caso-Porta a porta su Raiuno. La proprietaria della libreria Mondadori di via Bagnoli: «Sono disgustata»

AVEZZANO. «In questa libreria non si ordina nè si vende il libro di Salvatore Riina». La scritta su foglio A4 è apparsa alle 13 di ieri sulla vetrina della Libreria Mondadori in via Bagnoli ad Avezzano. Ornella Gemini, la proprietaria, si è mostrata particolarmente risentita da quanto sta accadendo in queste ore. Una levata di scudi dopo che Bruno Vespa ha deciso di mandare in onda, l’altra sera a Porta a Porta, l’intervista al figlio del boss Totò Riina, condannato anche lui per associazione mafiosa, che ha appena pubblicato un libro in cui parla del rapporto con il padre e della sua vita familiare.

Al centro delle polemiche c’è il volume “Riina - A Family Life” di Anordest Editore. L’autore è Giuseppe Salvatore, 38 anni, mafioso come il padre, condannato a 8 anni e 10 mesi (pena interamente scontata). Nel libro, il figlio tratteggia il padre «come uomo, non come capo della mafia».

Riina junior, detto Salvo, racconta di «rispettare il padre» perché «non mi ha fatto mai mancare niente, principalmente l’amore».

Diverse librerie in Italia hanno deciso di non vendere il libro. Tra queste la Mondadori della Gemini, donna conosciuta ad Avezzano e impegnata nel sociale (ha perso il figlio Niki in circostanze mai chiarite). «Sono stata toccata da questo argomento, lo sento particolarmente mio, e sono disgustata», afferma la Gemini, «i libri li dovrebbero scrivere le vittime e non i carnefici. E non bisognerebbe dar voce a queste persone, se persone si possono chiamare. Coloro che hanno subìto il male sono stati condannati all’ergastolo anche se non hanno fatto nulla. Se qualcuno mi ha chiesto il libro? No, ma il cartello è eloquente. Anche la casa editrice doveva rifiutare una simile pubblicazione». (r.rs.)

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