Avezzano, fa ristrutturare casa e la ritrova occupata
In soccorso di un anziano polizia e vigili del fuoco: sgombero per una donna straniera con tre bambini
AVEZZANO. Lascia incustodita la casa popolare per eseguire dei lavori di ristrutturazione. E una donna con tre figli piccoli gliela occupa. Dopo una violenta lite interviene la polizia che riesce a riportare la normalità. È questa è una delle tante storie di disperazione in cui sono coinvolti anche dei bambini che vede protagonista una famiglia straniera che vive ad Avezzano e che non ha una casa.
Una notte fra grida e insulti si sono ritrovati a vivere i condomini di una palazzina dell’Ater, in cui un anziano possiede un appartamento. Il proprietario di casa si è allontanato per qualche giorno perché la casa aveva bisogno di urgenti lavori di ristrutturazione. E così si è trasferito a casa dei suoi figli, dove sarebbe dovuto rimanere fino a quando non fosse terminata la ristrutturazione. L’altra sera, però, è accaduto l’inimmaginabile. Ha ricevuto una chiamata da alcuni vicini che si erano insospettiti perché nella sua abitazione c’era un via vai di persone. A quel punto l’anziano è rientrato per controllare a che punto fossero i lavori. E si è ritrovato davanti a una scena imprevista.
Nella sua abitazione era entrata una donna domenicana con tre bambini piccoli. E non aveva nessuna intenzione di uscire, nonostante i locali fossero un cantiere con fili scoperti e pericolosi. A quel punto l’anziano è uscito e ha subito allertato i suoi familiari, che poi sono arrivati sul posto per chiedere spiegazioni. La donna si è barricata e si è rifiutata di aprire. Da lì si è scatenato un putiferio con urla e parolacce, fino a quando la famiglia italiana, non ha richiesto l’intervento della polizia.
La donna si è comunque rifiutata di aprire e così sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco. Sul posto gli agenti della volante del commissariato, al comando dell’ispettore Roberto Di Nino, coordinati dal dirigente Paolo Gennaccaro. Polizia e vigili del fuoco alla vista dei bambini hanno tentato in tutti i modi di riportare la calma con quanta più umanità possibile. Alla fine un amico della donna è arrivato e l’ha presa con sé, insieme ai bambini.
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