l'inchiesta

Avezzano, minore ucciso: perizia inchioda Antidormi

Celano, responsabile dell’investimento con fuga che ha causato la morte del 15enne Zaurrini

CELANO. Si complica ulteriormente la situazione giudiziaria di Luigi Antidormi, 33 anni, di Celano, accusato dell’omicidio di Marco Zaurrini, il 15enne investito e ucciso.

È stata infatti depositata una nuova perizia in cui viene confermata la causa del decesso dell’adolescente di Celano. Secondo la relazione dell’anatomopatologo Cristian D’Ovidio non ci sono state concause che hanno determinato la morte del ragazzino, che è quindi esclusivamente conseguenza diretta dell’investimento.

Il giovane, secondo quanto emerso dalla perizia medico-legale, è morto per arresto cardiorespiratorio dovuto a emorragia cerebrale. Mentre era in sella al motorino, con un suo amico, è stato infatti investito da Antidormi e nell’incidente avrebbe riportato un trauma cranico facciale e un trauma toracico.

Il giovane, rappresentato dagli avvocati Gianluca e Pasquale Motta, era finito agli arresti domiciliari.

Il magistrato inquirente, il pubblico ministero Maurizio Maria Cerrato, ha disposto due perizie e oltre a quella medico-legale è stata eseguita già una consulenza tecnica sulla dinamica dell’incidente al fine di avere un quadro completo di quello che è accaduto la sera del 17 maggio scorso intorno alle 22.

La consulenza tecnica sulla dinamica dell’incidente, eseguita dal geometra Cristiano Ruggeri, avrebbe fatto emergere una responsabilità oggettiva di Antidormi soprattutto alla luce delle condizioni in cui il conducente dell’auto si sarebbe messo alla guida, e all’assenza di reazione all’impatto. L’incidente è avvenuto lungo la strada che unisce la frazione di Paterno a Celano, all’altezza del cimitero. Il 33enne celanese, con alle spalle una serie di reati, dopo l’impatto si era allontanato dal luogo dell'incidente. Diverse pattuglie della polizia del commissariato di Avezzano si erano messe alla ricerca individuandolo subito dopo nella propria abitazione. Antidormi aveva anche lasciato il suo cellulare nella macchina. Le accuse nei suoi confronti sono di omicidio colposo e omissione di soccorso. La famiglia di Zaurrini è assistita dall’avvocato Leonardo Casciere.

Pietro Guida

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