Avezzano, morte della badante: il compagno resta in carcere
Al rigetto della richiesta di scarcerazione l'avvocato del romeno accusato di omicidio ha annunciato il ricorso in Cassazione
AVEZZANO. «Il mio assistito si dichiara estraneo ai fatti sostenendo di non essere mai entrato in quell'abitazione e per questo impugneremo il provvedimento dei giudici del Riesame davanti alla Cassazione». Lo ha riferito il legale Paolo Frani in seguito al rigetto della richiesta di scarcerazione del suo assistito, Andrei Feru, romeno di 52 anni, accusato della morte di Iuliana Catalin Bucatarula, 38 anni, avvenuta a novembre scorso in un'abitazione di Colli di Monte Bove, frazione di Carsoli (L'Aquila). In quell'abitazione la donna, che assisteva come badante un anziano, era stata trovata esanime. Dopo essere stata trasportata in ospedale d'urgenza è morta due giorni dopo. Il fatto, avvenuto il 5 novembre dello scorso anno, sembrava potersi ricondurre a un incidente domestico, ma le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo, coordinati dal capitano Silvia Gobbini, hanno raccolto elementi di prova che facevano pensare a un'aggressione. Il 10 febbraio scorso, in seguito all'indagine coordinata dal pm Maurizio Maria Cerrato, è stato arrestato il cinquantaduenne con l'accusa di omicidio volontario.