Avezzano: morto in bici, sequestrate trenta mucche
Si cerca l’animale contro il quale si è schiantato l’idraulico di 54 anni: eseguiti prelievi del Dna per risalire al proprietario
CASTELLAFIUME. Nel pelo di alcuni bovini può nascondersi la soluzione al giallo sulla morte di Cesidio Innocenzi, 54 anni, di Avezzano, rimasto vittima di un assurdo incidente tra Castellafiume e Capistrello dopo aver investito con la sua bicicletta un animale vagante spuntato dietro a una curva. Gli inquirenti hanno posto sotto sequestro una trentina di mucche di un allevatore della zona nel tentativo di dare una risposta a un episodio che ha scosso la Marsica e per il quale al momento non vi sono colpevoli.
Lo scorso 24 maggio Innocenzi, tesserato con l’Az Cycling Team, società sportiva avezzanese, finì contro un bovino mentre percorreva la Provinciale 23. Episodio raccontato proprio dall’uomo prima che le sue condizioni si aggravassero. Innocenzi morì il 30 maggio all’ospedale San Salvatore dell’Aquila a causa delle gravi ferite riportate e per alcune complicazioni su cui si sta cercando di fare ugualmente chiarezza.
Sulla morte dell’idraulico, con la passione per il ciclismo, stanno indagando i carabinieri della compagnia di Tagliacozzo. I militari, su incarico della Procura di Avezzano, sono al lavoro per cercare di individuare il proprietario del bovino che si trovava nel mezzo della carreggiata e dunque non era custodito in maniera appropriata. La bicicletta e il casco di Innocenzi sono stati posti sotto sequestro. Inoltre, nei giorni scorsi, sono stati effettuati prelievi di Dna in diversi allevamenti di bovini della zona tra i comuni di Capistrello, Castellafiume e Cappadocia. Il reparto scientifico dei carabinieri dell’Arma sta effettuando analisi sulla bici e sul casco della vittima per estrarre tracce di Dna animale appartenente al bovino in questione. La traccia genetica sarà poi comparata con i peli prelevati al primo campione di vitelli che ha riguardato una trentina di esemplari. Il rischio per il proprietario, se sarà individuato, è molto alto. Infatti, se per i danni provocati dagli animali selvatici risponde l’Ente pubblico al quale viene affidato il controllo del territorio nel quale l’animale si muove, per gli animali domestici è diverso. Il proprietario della mucca che ha provocato la morte di Innocenzi, se verrà individuato, risponderà dei danni che l’animale ha causato. Potrebbe essere esente da responsabilità soltanto se riuscirà a dimostrare che il danno si è verificato per una causa eccezionale e assolutamente non prevedibile, come ad esempio un furto.
Cesidio Innocenzi, idraulico di professione, abitava nel rione dei Frati (Borgo Angizia) ad Avezzano. Era sposato con Wilma Leonio ed era molto conosciuto.
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