Avezzano, niente bambini a messa: il prete striglia i genitori
Chiesa dello Spirito Santo, don Antonio Salone lancia un appello alle famiglie: "Non togliete Dio dall’orizzonte dei vostri figli, alimentate la loro fede"
AVEZZANO. Alla messa della domenica non ci sono i giovani e i bambini. Don Antonio Salone scrive una lettera alle famiglie: «Genitori, prendete le vostre responsabilità e siate da esempio ai vostri figli».
I bambini disertano il catechismo e la celebrazione eucaristica troppe volte nella parrocchia avezzanese dello Spirito Santo. Sport, compiti a casa o semplicemente relax spingono i ragazzi a non frequentare la chiesa. Don Antonio perònon ci sta e, dopo la messa, prende carta e penna e scrive una lettera ai suoi parrocchiani.
«Scrivo a voi, papà e mamme», si legge nell’incipit, «spinto dalla tristezza di vedere la pur numerosa assemblea domenicale, “povera” di fanciulli e di adolescenti e motivato dalla premura per la formazione cristiana dei miei fedeli, per invitarvi a riflettere sulla responsabilità che vi assumete davanti a Dio se, trattando con estrema leggerezza la dimensione religiosa dei vostri figli, voi finite con il travasare in loro una sorta di ateismo pratico. Togliendo Dio dall’orizzonte dell’esistenza non si ha più una motivazione valida per l’agire morale».
Don Antonio, che di recente ha anche organizzato un dopo scuola per i bambini grazie alla collaborazione degli insegnanti in pensione, ha invitato i genitori a riflettere sullo scarso senso morale della società. «Riempite i figli di ogni bene materiale, cibo, vestiti, soldi, divertimento ma li svuotate di certezze interiori», continua nello scritto, «vi preoccupate per la droga, ma siete incomprensibilmente tranquilli di fronte al vuoto interiore che del ricorso alla droga è la causa più profonda e quasi l’anticamera. Il Cristianesimo non è una teoria né un’ideologia, ma una concreta relazione vissuta e alimentata». Secondo il sacerdote: «la Domenica è diventata solo un fine-settimana. Il tempo libero, specialmente nella fretta del mondo moderno, è una cosa bella e necessaria, ciascuno di noi lo sa. Ma se il tempo libero non ha un centro interiore, da cui proviene un orientamento per l’insieme dell’esistenza, esso finisce per essere tempo vuoto che non ci rinforza e non ricrea. Il tempo libero necessita di un centro: l’incontro con Colui che è la nostra origine e la nostra meta. Nelle confessioni spesso si fa fatica a trovare peccati da confessare: sappiate che trascurare sistematicamente l’educazione e la pratica religiosa dei propri figli è sicuramente un peccato. E anche grave». Don Antonio conclude con un monito: «È come dire a Dio: a me, di te non interessa più di tanto. Ho altre realtà che riempiono la mia vita. Tu vieni dopo. Magari solo per le belle cerimonie». (e.b.)
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