Banditi col coltello rapinano pasticceria
Viale della Croce Rossa, terrore per una commessa di 24 anni minacciata. Un automobilista li insegue, poi la fuga
L’AQUILA. Due uomini con il volto coperto da un passamontagna e armati di grossi coltelli hanno rapinato, nella serata tra martedì e ieri, la pasticceria Catelli in viale della Croce Rossa. Dopo la rapina, sono stati visti da un automobilista che è sceso dalla sua auto e ha cercato di seguirli. «Abbiamo preso pochi spiccioli», gli hanno intimato: «Lasciaci stare».
Erano da poco passate le 22 quando i due uomini sono entrati nella pasticceria con il volto coperto. In un primo momento la commessa del turno di sera, la 24enne Desirée, ha pensato a uno scherzo. Uno dei due uomini si è invece avvicinato mostrando un grosso coltello, l’ha presa per i capelli e le ha intimato di stare ferma, mentre l’altro, anche lui armato, apriva la cassa dove c’erano circa 250 euro. Al momento di uscire, i due sono stati notati da un giovane automobilista che ha provato a seguirli, probabilmente per cercare di dare indicazioni utili agli inquirenti. Quando i due malviventi si sono accorti dell’uomo, mentre salivano sulla scalinata che porta a via Aldo Moro, gli hanno intimato di fermarsi. Poco dopo hanno abbandonato i coltelli usati per la rapina e i passamontagna, ed è stato lo stesso automobilista a portarli alla pasticceria. «Erano le 22,30 quando la nostra Desirée ci ha chiamato», racconta Simonetta Celi, titolare della pasticceria. «Era spaventatissima, tra i singhiozzi ci ha raccontato cos’era successo. Noi non lasciamo mai molti soldi in cassa. Sembravano molto giovani, sicuramente italiani. E sono stati anche fortunati perché qui, a quell’ora, passa molta gente».
La rapina è durata un minuto, e non è stata ripresa dalle telecamere del negozio. «Abbiamo aperto il 5 ottobre, e stavamo aspettando il tecnico per allacciare l’impianto». I due malviventi sono riusciti a sgusciare senza essere intercettati dalle pattuglie di polizia e carabinieri immediatamente arrivate sul posto, ma potrebbero essere stati ripresi da una delle tante telecamere private della zona.
«L’Aquila è diventata una città dove furti e rapine sono ormai all’ordine del giorno», commenta Luigi D’Eramo di “Noi con Salvini”. «Urge una pianificazione immediata, tolleranza zero, videosorveglianza intelligente, l’aumento dell’organico della polizia municipale. E chiediamo al governo l’intervento dell’esercito, per pattugliare le zone rosse».
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