Bar distrutto a Sulmona, identificati nove autori
Il rapporto arriva sul tavolo del procuratore. Mariotti (Ascom): serve più sorveglianza
SULMONA. Per il momento sono 9, tutti di origine rom e tutti accusati di lesioni gravi e danneggiamenti. Secondo la polizia sono loro i picchiatori che hanno devastato il bar "la Kiarenza" di Sulmona e ferito due giovani. È il risultato della prima informativa finita da ieri sul tavolo del procuratore, Federico De Siervo, insieme alla richiesta di altrettanti provvedimenti di custodia cautelare.
Attraverso testimonianze e riscontri fotografici la squadra anticrimine del commissariato è riuscita a identificare buona parte del gruppo d'azione di etnia rom. Le indagini non sono chiuse, ma proseguono per accertare gli altri componenti della spedizione punitiva messa in atto nei confronti di alcuni giovani sulmonesi, tutti aderenti alla cosiddetta "banda della Magliana" di Sulmona.
Una sfida senza esclusione di colpi che va avanti da mesi e che è esplosa in tutta la sua violenza con l'ultimo episodio di martedì scorso, dopo che erano state ferite e maltrattate due ragazze appartenenti alla colonia locale dei rom.
Intanto il vice presidente provinciale di ConfCommercio, Claudio Mariotti, è intervenuto sulla vicenda sollecitando maggiori interventi a tutela di cittadini e commercianti.
«La città», sostiene, «è lasciata in balìa di se stessa, questi episodi sono di una gravità inaudita, si tratta di vicende che minano la sicurezza di tutti, i commercianti sono stanchi di lavorare in queste condizioni, si tratta di episodi di intemperanza, messi a segno da parte di chi magari è in preda ai fumi dell'alcol, perciò devono essere puniti in maniera esemplare». Al riguardo, il vice presidente Mariotti sollecita Comune e forze dell'ordine a un potenziamento dei controlli, anche amministrativi. «In particolare», riprende, «serve un maggior monitoraggio del territorio da parte delle forze dell'ordine, mentre il Comune deve vigilare sulle attività e, quando necessario, ritirare le licenze per evitare che gli episodi di violenza restino impuniti su tutti i fronti».
Mariotti non risparmia critiche all'amministrazione comunale che, secondo il vice presidente provinciale di ConfCommercio, non agisce in maniera incisiva né dà il buon esempio. «Sorprende», sottolinea, «apprendere dagli organi di stampa che, in sede di commissione consiliare, si sfiori quasi la rissa tra due consiglieri comunali e che i toni delle discussioni siano sempre accesi e offensivi. Non è un buon esempio per la città, è arrivato il momento che ciascuno faccia la sua parte e che si ponga rimedio alla violenza che, quando avviene, non è mai un buon segnale e fa emergere preoccupanti disagi».
Attraverso testimonianze e riscontri fotografici la squadra anticrimine del commissariato è riuscita a identificare buona parte del gruppo d'azione di etnia rom. Le indagini non sono chiuse, ma proseguono per accertare gli altri componenti della spedizione punitiva messa in atto nei confronti di alcuni giovani sulmonesi, tutti aderenti alla cosiddetta "banda della Magliana" di Sulmona.
Una sfida senza esclusione di colpi che va avanti da mesi e che è esplosa in tutta la sua violenza con l'ultimo episodio di martedì scorso, dopo che erano state ferite e maltrattate due ragazze appartenenti alla colonia locale dei rom.
Intanto il vice presidente provinciale di ConfCommercio, Claudio Mariotti, è intervenuto sulla vicenda sollecitando maggiori interventi a tutela di cittadini e commercianti.
«La città», sostiene, «è lasciata in balìa di se stessa, questi episodi sono di una gravità inaudita, si tratta di vicende che minano la sicurezza di tutti, i commercianti sono stanchi di lavorare in queste condizioni, si tratta di episodi di intemperanza, messi a segno da parte di chi magari è in preda ai fumi dell'alcol, perciò devono essere puniti in maniera esemplare». Al riguardo, il vice presidente Mariotti sollecita Comune e forze dell'ordine a un potenziamento dei controlli, anche amministrativi. «In particolare», riprende, «serve un maggior monitoraggio del territorio da parte delle forze dell'ordine, mentre il Comune deve vigilare sulle attività e, quando necessario, ritirare le licenze per evitare che gli episodi di violenza restino impuniti su tutti i fronti».
Mariotti non risparmia critiche all'amministrazione comunale che, secondo il vice presidente provinciale di ConfCommercio, non agisce in maniera incisiva né dà il buon esempio. «Sorprende», sottolinea, «apprendere dagli organi di stampa che, in sede di commissione consiliare, si sfiori quasi la rissa tra due consiglieri comunali e che i toni delle discussioni siano sempre accesi e offensivi. Non è un buon esempio per la città, è arrivato il momento che ciascuno faccia la sua parte e che si ponga rimedio alla violenza che, quando avviene, non è mai un buon segnale e fa emergere preoccupanti disagi».
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