Barca: sarò l'inviato speciale di Monti all'Aquila

Il ministro: "L'obiettivo è accelerare il lavoro finora fatto"

ROMA. «La mia funzione sarà quella di punto di raccordo e di dialogo tra governo e varie istituzioni locali, a partire dal commissario delegato per la ricostruzione Gianni Chiodi, con cui oggi (ieri per chi legge ndr) ho avuto un primo contatto, il sindaco dell'Aquila e tutti i sindaci dei comuni colpiti dal terremoto. Fino ad oggi si è compiuto uno sforzo straordinario: ci adopereremo per imprimere un'accelerazione al grande lavoro fin qui fatto». Così Fabrizio Barca, il ministro per la Coesione territoriale, che, venerdì scoeso, ha ricevuto dal premier Mario Monti l'incarico per integrare le iniziative per lo sviluppo e la ricostruzione dell'Aquila. Intervistato da Rainews24, Barca ha riferito che il premier gli ha affidato l'incarico da lui stesso definito di «inviato speciale».

«Dobbiamo usare questa nuova attenzione che si è accesa sull'Aquila per fare proposte ragionevoli e concrete che ci permettano di sbloccare la situazione di stallo attuale. La palla passa adesso anche a noi».

Il presidente del Consiglio aveva conferito, ieri, al ministro Barca l'incarico «finalizzato a integrare le iniziative volte allo sviluppo della città dell'Aquila, e, all'accelerazione della ricostruzione».

«A tale scopo», si specificava in una nota ufficiale di Palazzo Chigi, «sarà attivato un tavolo, cui contribuiranno in modo specifico Antonio Catricalà e le strutture della presidenza del Consiglio, i ministri interessati e la Ragioneria generale dello Stato».

Barca, 56 anni, un economista, esperto di politiche di sviluppo territoriale, è stato presidente del Comitato delle politiche territoriali dell'Ocse e ha realizzato per la Commissione europea il rapporto indipendente sulle politiche di coesione.

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