Benedetto XVI in visita all'Aquila"Ora si costruiscano case solide"
L'Abruzzo martoriato dal terremoto ha accolto Benedetto XVI in visita nei luoghi della tragedia e del dolore, da Onna alla casa dello studente. Il papa non è arrivato in elicottero ma in auto a causa del maltempo. Prima tappa a Onna, poi alla basilica di Collemaggio e alla casa dello studente, infine a Coppito
Benedetto XVI è arrivato ad Onna, prima tappa della sua visita nell'Abruzzo terremotato. Il papa è giunto in auto poco dopo le 10.30, in ritardo sul programma a causa del maltempo che gli ha impedito di prendere l'elicottero. Accompagnato da Gianni Letta ha salutato gli abitanti del piccolo centro, paese tra i più colpiti e simbolo del terremoto. "Vi aiuteremo", ha detto il Potefice che poi ha chiesto che "ora siano costruite case solide". Tra le tante persone incontrate anche il vice caporedattore del "Centro", Giustino Parisse, il cronista nel sisma del 6 aprile ha perso i due figli adolescenti, il padre e la casa. Lasciata Onna il Papa ha visitato la basilica di Collemaggio. Il Pontefice è entrato nella chiesa, puntellata dopo i crolli dovuti alle scosse del terremoto, per compiere un gesto altamente significativo: ha donato il suo Pallio, che gli fu imposto nella celebrazione di inizio del suo pontificato, alla Basilica, ponendolo sopra l'urna con le reliquie del Santo Celestino V. Poi Benedetto XVI si è recato alla casa dello studente dell'Aquila. La visita di Benedetto XVI si è conclusa a Coppito, nei locali della Scuola della Guardia di finanza.
Bagno di folla a Coppito. Il momento clou della visita del Papa in Abruzzo è stato l'incontro con la popolazione, le autorità civili, le comunità religiose e una rappresentanza dei soccorritori a Coppito, nei locali della Scuola della Guardia di finanza. "Spero che in Abruzzo si possa andare avanti uniti e ben coordinati e così si possano attuare quanto prima soluzioni efficaci per chi oggi vive nelle tendopoli", ha auspicato il pontefice.
Gli interventi delle autorità nel piazzale della Guardia di Finanza. ''La ricostruzione dell'Aquila o sarà subito o non ci sarà. E sarebbe la nostra morte, più brutta di quella, già tanto tragica, causata del terremoto'', ha detto l'arcivescovo dell'Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, durante l'incontro con il Benedetto XVI. Il governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha rassicurato tanto il Papa, quanto la popolazione: "Faremo quanto possibile e ci compete. Ricostruiremo la città de L'Aquila con le case ma anche con i negozi e con le chiese. Ricostruiremo i paesi, con i loro centri storici. Ma soprattutto - rivolgendosi Chiodi al Pontefice - ci aiuti, anche da lontano, a ricostruire i nostri valori, i nostri principi, le nostre tradizioni".
Il discorso del Papa a Coppito. "Ho nel cuore tutte le vittime di questa catastrofe e alla basilica di Collemaggio ho toccato con mano il cuore ferito di questa città", ha detto il Papa nel discorso tenuto Piazzale della Scuola della Guardia di Finanza a Coppito dove ha concluso la sua visita all'area colpita dal terremoto. "Inoltre, assai toccante - ha detto Ratzigner - è stato per me pregare davanti alla Casa dello studente, dove non poche giovani vite sono state stroncate dalla violenza del sisma. Attraversando la città, mi sono reso ancor più conto di quanto gravi siano state le conseguenze del terremoto".
Il saluto ai sopravvissuti della casa degli studenti. Prima di recarsi a Coppito, Benedetto XVI ha fatto una sosta presso la casa dello studente dell'Aquila in via XX Settembre all'Aquila, dove ha incontrato alcuni ragazzi sopravvissuti alla scossa del 6 aprile, che tante morti ha provocato proprio tra i giovani che studiavano all'ateneo aquilano. Il Papa ha tenuto a lungo la mano a ognuno dei ragazzi, mentre il cappellano dell'Università glieli presentava. I dodici studenti che il Papa ha incontrato gli hanno consegnato una lettera. Lo ha fatto materialmente una studentessa. Il Papa ha passato lettera al suo segretario.
La visita alle macerie della basilica di Collemaggio. Il papa ha anche visitato le macerie e i pilastri imbragati della basilica di Collemaggio all'Aquila, nella quale è parzialmente crollata la navata centrale. Circondato dai vigili del fuoco e assistito dal segretario monsignor Georg Gaenswein il papa ha posto il suo pallio (la fascia di stoffa tessuta in lana bianca che gli fu imposta nella celebrazione di inizio del suo pontificato) sulla teca che contiene le spoglie di Celestino V. Poco dopo il pontefice, preceduto dal vescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari, è uscito dalla basilica.
Il saluto ai bimbi di Onna. La prima tappa del viaggio nelle zone terremotate del Pontefice è stata Onna. Il papa ha salutato alcuni superstiti del terremoto, ha stretto le mani a molti terremotati e soccorritori e ha accarezzato alcuni bambini. Benedetto XVI, accompagnato da Gianni Letta e Bruno Vespa, è stato accolto dal capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, dal vescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari e dal parroco di Onna, Cesare Cordozzo. Per il papa è stato allestito un piccolo palco davanti alla tendopoli.
"Ora si costruiscano case solide, la chiesa vi aiuterà". "La Chiesa tutta - ha assicurato il Papa a Onna - e' qui con me, accanto alle vostre sofferenze, partecipe del vostro dolore per la perdita di famigliari e amici, desiderosa di aiutarvi a ricostruire case, chiese, aziende crollate e gravemente danneggiate dal sisma". Poi Benedetto XVI ha aggiunto che gli abruzzesi "attendono di veder rinascere questa loro terra, che deve tornare ad ornarsi di case e di chiese, belle e solide". Prima di lasciare Onna il Papa, salito su un Suv chiaro con al volante il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, ha effettuato un giro nella località per rendersi conto dei danni causati dal terremoto del 6 aprile.
L'incontro con Giustino Parisse. Tra le tante persone, il Papa ha incontrato a Onna anche il vice caporedattore del "Centro", Giustino Parisse, che è residente proprio nella frazione di Onna. Il cronista nel sisma del 6 aprile ha perso i due figli adolescenti, il padre e la casa, completamente distrutta, mentre lui, la moglie e la madre, si sono salvati in extremis. Benedetto XVI si è soffermato brevemente a colloquio con Parisse porgendogli parole di conforto. Il giornalista si è congedato baciandogli la mano.
Il maltempo fa slittare il programma. Benedetto XVI non ha raggiunto l'Abruzzo in elicottero, così come previsto, ma in auto. La forte pioggia che colpisce in queste ore la provincia dell'Aquila ha consigliato un cambio di programma all'ultimo minuto.
Bagno di folla a Coppito. Il momento clou della visita del Papa in Abruzzo è stato l'incontro con la popolazione, le autorità civili, le comunità religiose e una rappresentanza dei soccorritori a Coppito, nei locali della Scuola della Guardia di finanza. "Spero che in Abruzzo si possa andare avanti uniti e ben coordinati e così si possano attuare quanto prima soluzioni efficaci per chi oggi vive nelle tendopoli", ha auspicato il pontefice.
Gli interventi delle autorità nel piazzale della Guardia di Finanza. ''La ricostruzione dell'Aquila o sarà subito o non ci sarà. E sarebbe la nostra morte, più brutta di quella, già tanto tragica, causata del terremoto'', ha detto l'arcivescovo dell'Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, durante l'incontro con il Benedetto XVI. Il governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha rassicurato tanto il Papa, quanto la popolazione: "Faremo quanto possibile e ci compete. Ricostruiremo la città de L'Aquila con le case ma anche con i negozi e con le chiese. Ricostruiremo i paesi, con i loro centri storici. Ma soprattutto - rivolgendosi Chiodi al Pontefice - ci aiuti, anche da lontano, a ricostruire i nostri valori, i nostri principi, le nostre tradizioni".
Il discorso del Papa a Coppito. "Ho nel cuore tutte le vittime di questa catastrofe e alla basilica di Collemaggio ho toccato con mano il cuore ferito di questa città", ha detto il Papa nel discorso tenuto Piazzale della Scuola della Guardia di Finanza a Coppito dove ha concluso la sua visita all'area colpita dal terremoto. "Inoltre, assai toccante - ha detto Ratzigner - è stato per me pregare davanti alla Casa dello studente, dove non poche giovani vite sono state stroncate dalla violenza del sisma. Attraversando la città, mi sono reso ancor più conto di quanto gravi siano state le conseguenze del terremoto".
Il saluto ai sopravvissuti della casa degli studenti. Prima di recarsi a Coppito, Benedetto XVI ha fatto una sosta presso la casa dello studente dell'Aquila in via XX Settembre all'Aquila, dove ha incontrato alcuni ragazzi sopravvissuti alla scossa del 6 aprile, che tante morti ha provocato proprio tra i giovani che studiavano all'ateneo aquilano. Il Papa ha tenuto a lungo la mano a ognuno dei ragazzi, mentre il cappellano dell'Università glieli presentava. I dodici studenti che il Papa ha incontrato gli hanno consegnato una lettera. Lo ha fatto materialmente una studentessa. Il Papa ha passato lettera al suo segretario.
La visita alle macerie della basilica di Collemaggio. Il papa ha anche visitato le macerie e i pilastri imbragati della basilica di Collemaggio all'Aquila, nella quale è parzialmente crollata la navata centrale. Circondato dai vigili del fuoco e assistito dal segretario monsignor Georg Gaenswein il papa ha posto il suo pallio (la fascia di stoffa tessuta in lana bianca che gli fu imposta nella celebrazione di inizio del suo pontificato) sulla teca che contiene le spoglie di Celestino V. Poco dopo il pontefice, preceduto dal vescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari, è uscito dalla basilica.
Il saluto ai bimbi di Onna. La prima tappa del viaggio nelle zone terremotate del Pontefice è stata Onna. Il papa ha salutato alcuni superstiti del terremoto, ha stretto le mani a molti terremotati e soccorritori e ha accarezzato alcuni bambini. Benedetto XVI, accompagnato da Gianni Letta e Bruno Vespa, è stato accolto dal capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, dal vescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari e dal parroco di Onna, Cesare Cordozzo. Per il papa è stato allestito un piccolo palco davanti alla tendopoli.
"Ora si costruiscano case solide, la chiesa vi aiuterà". "La Chiesa tutta - ha assicurato il Papa a Onna - e' qui con me, accanto alle vostre sofferenze, partecipe del vostro dolore per la perdita di famigliari e amici, desiderosa di aiutarvi a ricostruire case, chiese, aziende crollate e gravemente danneggiate dal sisma". Poi Benedetto XVI ha aggiunto che gli abruzzesi "attendono di veder rinascere questa loro terra, che deve tornare ad ornarsi di case e di chiese, belle e solide". Prima di lasciare Onna il Papa, salito su un Suv chiaro con al volante il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, ha effettuato un giro nella località per rendersi conto dei danni causati dal terremoto del 6 aprile.
L'incontro con Giustino Parisse. Tra le tante persone, il Papa ha incontrato a Onna anche il vice caporedattore del "Centro", Giustino Parisse, che è residente proprio nella frazione di Onna. Il cronista nel sisma del 6 aprile ha perso i due figli adolescenti, il padre e la casa, completamente distrutta, mentre lui, la moglie e la madre, si sono salvati in extremis. Benedetto XVI si è soffermato brevemente a colloquio con Parisse porgendogli parole di conforto. Il giornalista si è congedato baciandogli la mano.
Il maltempo fa slittare il programma. Benedetto XVI non ha raggiunto l'Abruzzo in elicottero, così come previsto, ma in auto. La forte pioggia che colpisce in queste ore la provincia dell'Aquila ha consigliato un cambio di programma all'ultimo minuto.