Bimbo nato morto, inchiesta della Procura

Presunto caso di malasanità denunciato dai genitori: sequestrate cartelle in ospedale

AVEZZANO. Un feto nato morto alla 37ª settimana di gravidanza. E una denuncia in Procura presentata da una madre e un padre che non si danno pace. Da qui l'inchiesta su un presunto caso di malasanità avvenuto all'ospedale di Avezzano. Sequestrate le cartelle cliniche. I genitori vivono ad Avezzano. Aspettavano con ansia la nascita della loro figlia e già avevano deciso il nome.

Tutto è precipitato in poche ore, stando a quanto riportato dalla denuncia presentata dagli stessi coniugi. La madre era alla 37esima settimana di gravidanza. Si è presentata per una preospedalizzazione alle 7,30. A mezzogiorno il ritorno a casa, al termine di una serie di controlli ginecologici. Il parto naturale sarebbe dovuto avvenire entro pochi giorni.

«I medici ci hanno detto che tutto andava bene» hanno riferito i genitori. Alle 14,30 il ritorno d'urgenza in ospedale. La donna aveva forti dolori al basso ventre. Al pronto soccorso si sono accorti di un distacco della placenta. Serviva quindi un intervento d'urgenza. Ma in sala operatoria il feto è nato morto.

«Vogliamo chiarezza su quanto accaduto» hanno detto il padre e la madre ai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Avezzano. I militari, coordinati dal luogotenente Bruno Tarantini, si sono messi al lavoro. Il sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato ha aperto l'inchiesta - omicidio colposo è l'ipotesi di reato, al momento contro ignoti - e ha disposto l'autopsia.

Il medico legale Cristian D'Ovidio ha eseguito gli accertamenti sul feto. Il responso si conoscerà entro tre mesi. I carabinieri hanno sequestrato le cartelle cliniche. Da precisare che nessun reparto dell'ospedale risulta al momento coinvolto. Le indagini sul presunto caso di malasanità proseguiranno nei prossimi giorni e con ogni probabilità i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura ascolteranno anche alcune persone che negli ultimi mesi hanno assistito la donna.

Nei mesi scorsi la Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e le cause dei disavanzi sanitari, presieduta da Leoluca Orlando, aveva chiesto una relazione al presidente della Regione, Gianni Chiodi, su altri presunti casi di malasanità avvenuti all'ospedale di Avezzano e che hanno riguardato neonati.

«La Commissione d'inchiesta» aveva scritto il parlamentare Orlando nella lettera a Chiodi «intende acquisire ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti». Di quel procedimento, però, si sono perse le tracce. Sono quattro i casi sui quali la Procura ha avviato indagini. Le inchieste sono coordinate dal procuratore Vincenzo Barbieri e dai sostituti Cerrato e Guido Cocco. La prima morte sospetta risale al 18 giugno 2010.

© RIPRODUZIONE RISERVATA