«Bloccare subito la centrale a biomasse»

Documento della commissione comunale che ora approderà in consiglio. La senatrice Blundo porta il caso in Parlamento

L’AQUILA. Sospendere l’iter autorizzativo, convocare una conferenza dei servizi interistituzionale e predisporre una verifica approfondita e definitiva. Questo, in sintesi, il contenuto dell’ordine del giorno sulla centrale a biomasse di Bazzano approvato ieri all’unanimità dalla commissione Ambiente e territorio. Il documento sarà portato in consiglio comunale e votato, senza un’ulteriore discussione in aula. Corredato di tre pagine di dati tecnici, il documento invita la Regione a rivedere l’autorizzazione unica già rilasciata per la costruzione dell’impianto ed è rivolto anche al Consorzio per lo sviluppo del nucleo industriale e al sindaco Cialente. Al nucleo industriale viene chiesto eventualmente di rivalutare l’assegnazione dei terreni dove dovrebbe sorgere la centrale, alla luce dei pareri espressi dall’Ente di bacino e dal Genio civile, in merito al rischio alluvionale dell’area: il progetto della struttura prevede infatti anche un piano interrato, per una profondità di 5 metri. Al sindaco, all’esito di tutte le consultazioni, si sollecita l’eventuale rivalutazione del parere igienico-sanitario rilasciato dall’Asl e controfirmato dal primo cittadino, in quanto responsabile della sicurezza pubblica. Sempre alla Regione spetterà il compito di convocare la conferenza dei servizi interistituzionale, composta da Regione, Provincia e Comune, Asl, Arta, Corpo Forestale dello Stato, Parchi, Beni separati, Nucleo industriale, Ente di bacino e Genio civile. Infine, nel documento si invita il consiglio provinciale a esprimersi con un documento analogo. «Dopo ampia e approfondita discussione», ha spiegato il presidente della commissione Enrico Perilli, «abbiamo approvato all’unanimità l’ordine del giorno che sarà portato in consiglio comunale. Si tratta di un atto che non solo sollecita la sospensione dell’iter autorizzativo, ma pone anche molti quesiti tecnici, ad esempio sul piano di approvvigionamento del materiale da conferire nella centrale e sui possibili problemi di concorrenzialità con altri impianti simili presenti nello stesso bacino. Vanno anche valutati i protocolli d’intesa per il reperimento del legname già esistenti con Parchi e Usi civici e la capacità di raccolta». Alla commissione hanno partecipato i rappresentanti di Futuris Aquilana, l’azienda che intende realizzare la centrale, che hanno negato i possibili effetti inquinanti comunque ipotizzati dalla simulazione realizzata dal fisico Gabriele Curci dell’Università dell’Aquila. Acceso l’intervento di Antonio Perrotti del Comitato no biomasse, che ha chiamato in causa l’Ente di bacino e il Genio civile, parlando del rischio alluvionale. La senatrice del M5S Enza Blundo ha presentato un’interrogazione al presidente del consiglio Enrico Letta: «Non abbiamo preconcetti», ha commentato la Blundo. «Stiamo semplicemente cercando di capire qual è la strada giusta da seguire sulle energie alternative».

Romana Scopano

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