ELEZIONI COMUNALI
Bocciati i due ricorsi al Tar Ranalli resta sindaco
SULMONA. Le elezioni comunali sono valide e Peppino Ranalli resta il primo cittadino. A stabilirlo il Tar dell’Aquila che ieri ha rigettato i due ricorsi con cui la coalizione Sulmona Unita chiedeva...
SULMONA. Le elezioni comunali sono valide e Peppino Ranalli resta il primo cittadino. A stabilirlo il Tar dell’Aquila che ieri ha rigettato i due ricorsi con cui la coalizione Sulmona Unita chiedeva l'annullamento delle elezioni comunali. La coalizione, infatti, pur avendo ottenuto il 26,99% dei voti, fu esclusa dal ballottaggio in seguito alla morte improvvisa del candidato sindaco Fulvio Di Benedetto. Così all'indomani della proclamazione del sindaco, furono presentati i due ricorsi, uno sottoscritto dai delegati delle liste Sulmona Democratica e Sulmona Futura, l'altro da quelli di Sulmona al Centro, Leali per Sulmona e il Partito Socialista. «La sorte delle liste» si legge nel provvedimento «può non essere legata a quella del candidato sindaco, attribuendosi i voti alle liste indipendentemente dall’elezione del candidato sindaco da queste appoggiato. La lista privata del candidato sindaco deceduto ben potrebbe ottenere la maggioranza nel consiglio comunale, pertanto senza alcuna compressione di valori costituzionalmente riconosciuti quali il diritto all’elettorato attivo e passivo». Ora Sulmona Unita sta valutando l'ipotesi di presentare ricorso al Consiglio di Stato, il tempo a disposizione è di 20 giorni. Il Tar, inoltre, ha ritenuto irrilevante anche l’eccezione di costituzionalità sollevata dai ricorrenti. «Le motivazioni della sentenza non sono soddisfacenti» interviene Andrea Gerosolimo, tra i promotori dei ricorsi «il nostro obiettivo è far emergere il vulnus della norma perché ciò che è avvenuto durante la campagna elettorale a Sulmona, in seguito alla scomparsa del nostro candidato sindaco, non avvenga in nessuna altra città. Vogliamo creare un precedente perché la coalizione è stata penalizzata e perché lo dovevamo a Fulvio Di Benedetto che credeva molto nelle potenzialità della città e della coalizione».
Intanto, il sindaco Ranalli tira un sospiro di sollievo. «Continueremo a lavorare con maggiore convinzione. In campagna elettorale» dice «ho deciso di andare avanti perché lo prevedeva la legge, ma sono stato accusato di scarsa sensibilità. Mi fa piacere che anche il Tar abbia dato ragione a questa mia tesi».
Chiara Buccini
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