Bollette da pagare, 200 avvisi: vanno recuperati 450mila euro 

Nuova ondata di provvedimenti del Comune per le spese sostenute con Progetti Case e Map Il recupero riguarda le annualità 2015 e 2016. Ma il Sindacato degli inquilini promette battaglia

L’AQUILA. Una nuova ondata di avvisi in arrivo sugli ex assegnatari degli alloggi facenti parte di Progetti Case e Map (Moduli abitativi provvisori).
Si tratta, stando solo alle ultime quattro determine dirigenziali, di un totale di 228 avvisi di accertamento, per una somma complessiva che ammonta ad oltre 450mila euro, ripartita tra canoni di locazione, consumi privati e spese condominiali.
Comincia dunque a comporsi il puzzle di pendenze – dal valore complessivo compreso tra i 12 e i 15 milioni di euro – a carico dei terremotati che avevano visto danneggiate, e quindi inagibili, le rispettive abitazioni, con il Comune che si è già fatto carico di coprire le relative spese di alloggio e che adesso presenta il conto a tutti quelli che non hanno ancora provveduto a saldare quanto dovuto.
LE DETERMINE
Dagli atti prodotti e approvati dall’Ente si evince infatti che sono 154 gli avvisi di accertamento relativi ai canoni di locazione (affitti) con riferimento all’annualità 2015-16, per una cifra di poco superiore ai 330mila euro.
Così come ammontano a 32 gli avvisi relativi invece alle «utenze di gas riscaldamento e acqua calda sanitaria relativi al 2016 e/o conguaglio 2015».
Sei sono poi gli avvisi relativi ai «canoni di compartecipazione alle spese di gestione e manutenzione ordinaria delle parti comuni (assimilabili alle spese condominiali), che ammontano a loro volta a 1.146 euro per quanto riguarda la sola annualità del 2016.
Infine, altri 36 avvisi di canone di locazione relativi al 2015-16 per una cifra complessiva superiore ai 72mila e 500 euro.
IL NO DEI SINDACATI
Solo una settimana fa era però arrivato l’altolà da parte del Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini ed assegnatari), che ha infatti chiesto al Comune dell’Aquila l’annullamento in autotutela delle diffide ad adempiere ricevute da tre assegnatari degli alloggi facenti parte di Progetti Case e Map relativamente ai conguagli delle annualità 2013/14, 2015, 2016 e 2017/18, in quanto «notificate nel mese di settembre del corrente anno, vale a dire oltre il termine di prescrizione», a detta del sindacato quantificabile in due anni. Con il Comune che ha però rispedito al mittente la richiesta di annullamento ricevuta, forte del parere dell’avvocatura dell’Ente, che invece quantifica in dieci anni il termine di decorrenza perché si possa parlare di avvenuta prescrizione.
I DEBITI “DEFUNTI”
Una querelle, quella tra il Comune e i terremotati, che a partire dal maxisollecito deciso nel 2021 e finalizzato al recupero “a tappeto” delle somme da questi ultimi mai restituite a titolo di rimborso, si è di recente arricchito anche di 14 bollette ricevute dagli eredi di chi è nel frattempo scomparso, ma che quando era in vita ha usufruito di un tetto e delle utenze messe a disposizione dalla Protezione civile in prima battuta e dal Comune poi, dal primo aprile 2010 subentrato infatti nella proprietà e gestione del Progetto Case. A seguito dei controlli effettuati sono stati così individuati assegnatari deceduti con posizioni debitorie nel rapporto tra quanto dovuto e quanto versato, le cui pendenze dovranno adesso essere sanate dai rispettivi eredi per un importo complessivo pari a 5.960 euro.
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