Bomba nel negozio: in 6 a giudizio
Accusati di estorsione e rapina nei confronti di un venditore di frutta
AVEZZANO. Hanno picchiato anche con una chiave inglese un fruttivendolo e il suo dipendente. Lo hanno rapinato e perseguitato con lo scopo di creare scompiglio nel suo negozio e togliere serenità ai clienti, in modo che si scoraggiassero a frequentare l’attività commerciale. Fino a lanciare una bomba carta, di notte, all’interno del locale. Sei uomini – di cui cinque della comunità rom – sono stati rinviati a giudizio davanti al tribunale e dovranno rispondere dei reati di estorsione, rapina, lesioni aggravate e danneggiamento. Si tratta di Alterio Morelli, 37 anni, Mario Morelli (37), Franco Morelli (34), Bruno Morelli (40), Filippo Morelli (42), Manuel Cavazza (28). Tutti di Avezzano, tranne Alterio Morelli, originario di Prato. I fatti risalgono al giugno del 2011. Presunta vittima dei sei era il titolare di una frutteria in via Einaudi, nella parte nord di Avezzano. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i rom, in più di un’occasione, hanno raggiunto il negozio dell’egiziano e hanno preteso di mangiare frutta senza pagarla. In altri momenti hanno fatto irruzione nella frutteria per spaventare i clienti, in modo da scoraggiarli a frequentare il negozio. «Non pago, adesso ritorno e ti spacco tutto. Questa notte vengo e ti brucio il negozio, tu non sai con chi hai a che fare» avrebbe detto uno dei presunti estorsori. Una minaccia che ha avuto seguito, di notte, con il lancio di una bomba carta contro il negozio. Il fruttivendolo egiziano in un’occasione è stato anche picchiato con un cacciavite. Curato in ospedale ha riportato una prognosi di quasi venti giorni. I sei, difesi dai legali Antonio Pascale, Andrea Tinarelli e Paolo Di Matteo, dovranno comparire davanti al collegio del tribunale di Avezzano il 26 luglio del prossimo anno. (m.t.)
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