Borgo Incile, «Qui al buio da mesi»
I residenti si ribellano, parla la donna aggredita in casa: «Non ci sentiamo al sicuro ma nessuno ci ascolta»
AVEZZANO. Buio assoluto in più punti, coi lampioni che non funzionano da mesi. Eccolo il rione della città principalmente preso di mira dai ladri. Siamo in via Enrico Fermi a Borgo Incile. Zona di periferia dove da settimane abita la paura.
«È la seconda volta che entrano in casa mia» commenta Maria Loreta Bertoldi, la donna aggredita l’altra sera in casa da due marocchini che hanno tentato di derubarla.
Con un filo di voce prosegue: «Soprattutto di notte vediamo passare macchine su e giù per la strada, proprio di fronte alle nostre abitazioni. Sono i ladri che studiano i nostri movimenti. E non sono supposizioni. Visto quanto successo l’altra sera. Quando ho visto quell’uomo in casa ho tentato di scappare e urlare. Sono stata solo fortunata: avrebbero potuto colpirmi o ferirmi e se fossero stati armati avrebbero anche potuto uccidermi. Questa volta non sono riusciti a prendere nulla ma in un’altra occasione mi hanno portato via tutto quello che poteva avere un minimo di valore. Addirittura le coroncine avvolte attorno alla Madonnina».
La rabbia è molta per quello che sta succedendo. «Questa è una zona abbandonata dall’amministrazione comunale» affermano Anatolia Di Felice e Filomena Lorusso, «in campagna elettorale ci hanno promesso interventi per riqualificare le periferie e invece non riusciamo nemmeno a farci rimettere le luci ai lampioni».
Le proteste proseguono. «Abbiamo subito un furto», precisa Filomena Lorusso, «alle due di pomeriggio, quando ci hanno portato via tutti i preziosi, addirittura le medaglie d’oro vinte da mio marito nelle gare ciclistiche. Non ci sentiamo al sicuro ma nessuno ascolta le nostre lamentele. I ladri non hanno scrupoli. Qualche tempo fa sono entrati in una casa dove il proprietario era morto da poco».
«Chiediamo più controlli» annuncia l’avvocato Luciana Lisciani, residente di via Fermi, «se le forze dell’ordine non riescono a coprire tutto il territorio per via dei tagli al personale, che oramai sono noti a tutti, bisogna supportare il loro lavoro in altro modo».
«A Borgo Incile nel giro di un paio di mesi» interviene Sefora Inzaghi, responsabile locale del Wwf e residente nel rione, «abbiamo subito ben sei furti. Ma come qui, anche altre zone della città sono in balìa dei ladri. Non parlo come Wwf ma come cittadina. Certo non si può prevedere l'accadimento di certi eventi, ma si può cercare di limitarli anche attraverso un maggior controllo da parte delle autorità preposte. Perché non si può accettare che siano i cittadini a trasformarsi in controllori. Ricordo ancora quando in campagna elettorale ci era stato promesso, anche da questa amministrazione, una riqualificazione delle aree periferiche della nostra città. La riqualificazione passa anche attraverso la sicurezza ambientale e sociale di chi in quelle zone ci abita».
Si percepisce sempre più evidente, in città, l’allarme sicurezza. I ladri hanno preso di mira diversi quartieri, soprattutto in periferia. Da Scalzagallo al Cupello, nessuna zona è stata risparmiata. E quanto accaduto all’agente di polizia aggredito ne è una chiara testimonianze. (m.t.)
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