Bossi nella città che rinasce
Il leader della Lega Nord: «È meglio dell’America».
L’AQUILA. Qualche giorno fa un gruppo di leghisti aveva atteso invano l’arrivo di Umberto Bossi alla caserma di Coppito, la cui visita era annunciata contestualmente a quella del premier Silvio Berlusconi. L’afa aveva spinto il leader del Carroccio a rimandare la trasferta. Ieri mattina, però, il Senatur ha voluto fare un sopralluogo ai principali cantieri della ricostruzione, insieme al ministro Calderoli e al viceministro Castelli. «La ricostruzione procede spedita», ha detto Bossi, «meglio che in America. Gli aquilani devono avere pazienza, la città rinasce».
SBARCO A SORPRESA. I leader della Lega Nord sono arrivati all’aeroporto di Preturo su un bimotore dell’aeronautica militare. Da lì, Bossi e i ministri Roberto Calderoli e Roberto Castelli sono stati accompagnati direttamente alla Scuola della Finanza di Coppito, dove ad attenderli c’era il capo dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso. Insieme, hanno fatto il punto della situazione sulla ricostruzione post-terremoto. Del resto, non più di dieci giorni fa, Silvio Berlusconi, aveva invitato Umberto Bossi, ministro delle Riforme per il federalismo, a visitare i cantieri all’Aquila.
IL PUNTO SUI LAVORI. Il capo della Protezione civile ha tracciato un bilancio complessivo della situazione a quattro mesi esatti dalla tragica notte del 6 aprile. Prima di scendere nei dettagli sulla ricostruzione, si è parlato del quadro degli interventi da parte delle organizzazioni volontarie, del lavoro delle forze di Protezione civile e dei vigili del fuoco, oltre che del volume delle donazioni raccolte finora.
LA VISITA. Salutato Bertolaso - che hanno poi ritrovato in aeroporto prima del volo di ritorno - i vertici della Lega Nord sono saliti su un pulmino della Finanza per la visita nei luoghi colpiti dal terremoto.
IN CENTRO, POI A ONNA. Prima di arrivare a Onna, paese simbolo della tragedia, la delegazione leghista ha attraversato una parte della zona rossa, passando per via XX Settembre, per transitare poi davanti il cantiere di Bazzano, sulla Statale 17. Con loro c’erano familiari e membri dello staff, con tanto di cravatta verde. Assente, però il figlio del Senatur, Renzo Bossi, atteso anche lui la settimana scorsa.
SALUTO AGLI OPERAI. Buone sensazioni sono arrivate dal villaggio in costruzione ad Onna, dove Bossi si è intrattenuto con gli operai della Provincia autonoma di Trento. «Queste casettine sono davvero belle», ha sottolineato, «sono contento di come procedono i lavori. Non è facile partire da una situazione come quella di questo paese distrutto. Adesso», ha aggiunto, «a distanza di quattro mesi il lavoro comincia a vedersi. Questo villaggetto è meraviglioso». Dello stesso avviso è il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, che ieri mattina ha voluto sfoggiare un gessato rigorosamente verde. «A Onna», dirà il Senatur alla fine del mini-tour nel paese simbolo della tragedia, «una signora mi ha detto che dove ora sorge il cantiere per il nuovo villaggio, soltanto il 15 giugno c’era ancora un prato, per pascolare i cavalli. Stanno lavorando veramente bene e anche in fretta».
PRANZO A CAMARDA. Per raggiungere la frazione di Camarda, luogo dove i volontari della Protezione civile di Erba (Como), hanno prestato i primi soccorsi nei giorni immediatamente successivi al terremoto, il pulmino della Finanza ha utilizzato la nuova strada statale inaugurata dal ministro Ignazio La Russa. Qui la delegazione è stata accolta da Antonio Scipioni, presidente della IX circoscrizione, con cui Erba sta avviando un gemellaggio. Dopo un brevissimo giro del paese, i leader del Carroccio si sono fermati in una casa di legno di recente costruzione che appartiene alla famiglia di Gianfrancesco Marino. A loro è stata offerta una selezione di prodotti locali, tra formaggio, prosciutto e salame, il tutto innaffiato da vino Montepulciano. A Camarda è arrivato anche il segretario provinciale della Lega Nord, Franco Sebastiani Croce.
ISPEZIONE AL CANTIERE. Tra i diciannove siti del progetto Case, è stato scelto per la visita della Lega, quello della Wood Beton di Cese di Preturo, dove le facciate delle prime palazzine sono state completate. «Berlusconi sarebbe dovuto venire qui la settimana scorsa», spiegano gli operai, «ma i manifestanti gli hanno fatto rinviare la visita, costringendo gli organizzatori della cerimonia delle bandiere sui tetti, a fare riferimento soltanto al cantiere di Bazzano dove i fabbricati sono ancora per buona parte grezzi». All’aeroporto di Preturo, dopo una visita lampo, Umberto Bossi ha raccontato di aver conosciuto operai di Bergamo, di altre regioni del nord e della Svizzera. «Ma protagonista della ricostruzione è anche la manodopera locale. Questa situazione deve dare posti di lavoro agli aquilani».
IL CASO-BANDIERE. Le bandiere sui nuovi fabbricati hanno alimentato la discussione sulla proposta del leghista Federico Bricolo di inserire nella Costituzione anche le bandiere e gli inni regionali. «Lasciamo stare la bandiera italiana», ha detto Bossi parlando dei tetti delle nuove case, «penso solo alla bandiera padana». A proposito della possibilità di issare dei drappi aquilani, il Senatur ha risposto, sorridendo: «Ognuno fa quello che vuole in un Paese libero. Sono lombardo e mi ricordo della mia Lombardia». Su questo argomento, il ministro Roberto Calderoli ha precisato che «nessuno sta facendo polemica sul Tricolore credo che le regioni, in una struttura federale abbiano la dignità di una bandiera».
I COMPLIMENTI. Salutando nuovamente il sottosegretario Bertolaso, in aeroporto Bossi si è complimentato per la velocità degli interventi per tamponare l’emergenza. «Prima le tende e adesso le case in pochi mesi per decine di migliaia di persone», ha detto, «neanche in America fanno così».
TORNA BERLUSCONI. Nel pomeriggio di oggi è previsto il ritorno all’Aquila anche del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Il premier, salvo impedimenti dell’ultima ora, dovrebbe incontrare Bertolaso nell’Ufficio del censimento allestito nella struttura che ha ospitato il G8 e fare il punto sugli interventi.
SBARCO A SORPRESA. I leader della Lega Nord sono arrivati all’aeroporto di Preturo su un bimotore dell’aeronautica militare. Da lì, Bossi e i ministri Roberto Calderoli e Roberto Castelli sono stati accompagnati direttamente alla Scuola della Finanza di Coppito, dove ad attenderli c’era il capo dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso. Insieme, hanno fatto il punto della situazione sulla ricostruzione post-terremoto. Del resto, non più di dieci giorni fa, Silvio Berlusconi, aveva invitato Umberto Bossi, ministro delle Riforme per il federalismo, a visitare i cantieri all’Aquila.
IL PUNTO SUI LAVORI. Il capo della Protezione civile ha tracciato un bilancio complessivo della situazione a quattro mesi esatti dalla tragica notte del 6 aprile. Prima di scendere nei dettagli sulla ricostruzione, si è parlato del quadro degli interventi da parte delle organizzazioni volontarie, del lavoro delle forze di Protezione civile e dei vigili del fuoco, oltre che del volume delle donazioni raccolte finora.
LA VISITA. Salutato Bertolaso - che hanno poi ritrovato in aeroporto prima del volo di ritorno - i vertici della Lega Nord sono saliti su un pulmino della Finanza per la visita nei luoghi colpiti dal terremoto.
IN CENTRO, POI A ONNA. Prima di arrivare a Onna, paese simbolo della tragedia, la delegazione leghista ha attraversato una parte della zona rossa, passando per via XX Settembre, per transitare poi davanti il cantiere di Bazzano, sulla Statale 17. Con loro c’erano familiari e membri dello staff, con tanto di cravatta verde. Assente, però il figlio del Senatur, Renzo Bossi, atteso anche lui la settimana scorsa.
SALUTO AGLI OPERAI. Buone sensazioni sono arrivate dal villaggio in costruzione ad Onna, dove Bossi si è intrattenuto con gli operai della Provincia autonoma di Trento. «Queste casettine sono davvero belle», ha sottolineato, «sono contento di come procedono i lavori. Non è facile partire da una situazione come quella di questo paese distrutto. Adesso», ha aggiunto, «a distanza di quattro mesi il lavoro comincia a vedersi. Questo villaggetto è meraviglioso». Dello stesso avviso è il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, che ieri mattina ha voluto sfoggiare un gessato rigorosamente verde. «A Onna», dirà il Senatur alla fine del mini-tour nel paese simbolo della tragedia, «una signora mi ha detto che dove ora sorge il cantiere per il nuovo villaggio, soltanto il 15 giugno c’era ancora un prato, per pascolare i cavalli. Stanno lavorando veramente bene e anche in fretta».
PRANZO A CAMARDA. Per raggiungere la frazione di Camarda, luogo dove i volontari della Protezione civile di Erba (Como), hanno prestato i primi soccorsi nei giorni immediatamente successivi al terremoto, il pulmino della Finanza ha utilizzato la nuova strada statale inaugurata dal ministro Ignazio La Russa. Qui la delegazione è stata accolta da Antonio Scipioni, presidente della IX circoscrizione, con cui Erba sta avviando un gemellaggio. Dopo un brevissimo giro del paese, i leader del Carroccio si sono fermati in una casa di legno di recente costruzione che appartiene alla famiglia di Gianfrancesco Marino. A loro è stata offerta una selezione di prodotti locali, tra formaggio, prosciutto e salame, il tutto innaffiato da vino Montepulciano. A Camarda è arrivato anche il segretario provinciale della Lega Nord, Franco Sebastiani Croce.
ISPEZIONE AL CANTIERE. Tra i diciannove siti del progetto Case, è stato scelto per la visita della Lega, quello della Wood Beton di Cese di Preturo, dove le facciate delle prime palazzine sono state completate. «Berlusconi sarebbe dovuto venire qui la settimana scorsa», spiegano gli operai, «ma i manifestanti gli hanno fatto rinviare la visita, costringendo gli organizzatori della cerimonia delle bandiere sui tetti, a fare riferimento soltanto al cantiere di Bazzano dove i fabbricati sono ancora per buona parte grezzi». All’aeroporto di Preturo, dopo una visita lampo, Umberto Bossi ha raccontato di aver conosciuto operai di Bergamo, di altre regioni del nord e della Svizzera. «Ma protagonista della ricostruzione è anche la manodopera locale. Questa situazione deve dare posti di lavoro agli aquilani».
IL CASO-BANDIERE. Le bandiere sui nuovi fabbricati hanno alimentato la discussione sulla proposta del leghista Federico Bricolo di inserire nella Costituzione anche le bandiere e gli inni regionali. «Lasciamo stare la bandiera italiana», ha detto Bossi parlando dei tetti delle nuove case, «penso solo alla bandiera padana». A proposito della possibilità di issare dei drappi aquilani, il Senatur ha risposto, sorridendo: «Ognuno fa quello che vuole in un Paese libero. Sono lombardo e mi ricordo della mia Lombardia». Su questo argomento, il ministro Roberto Calderoli ha precisato che «nessuno sta facendo polemica sul Tricolore credo che le regioni, in una struttura federale abbiano la dignità di una bandiera».
I COMPLIMENTI. Salutando nuovamente il sottosegretario Bertolaso, in aeroporto Bossi si è complimentato per la velocità degli interventi per tamponare l’emergenza. «Prima le tende e adesso le case in pochi mesi per decine di migliaia di persone», ha detto, «neanche in America fanno così».
TORNA BERLUSCONI. Nel pomeriggio di oggi è previsto il ritorno all’Aquila anche del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Il premier, salvo impedimenti dell’ultima ora, dovrebbe incontrare Bertolaso nell’Ufficio del censimento allestito nella struttura che ha ospitato il G8 e fare il punto sugli interventi.