Bulli sul bus, le accuse di una madre

29 Settembre 2015

La donna: «I miei due figli sono presi di mira, insultati e minacciati». La Procura verificherà la denuncia

AVEZZANO. «Puzzi, fai schifo, sei un ritardato». E poi spintoni e sgambetti, spesso alla fermata del bus e davanti a tante altre persone. Sono queste le umiliazioni e le offese che secondo una mamma marsicana, sono costretti a subire i suoi due figli adolescenti da parte di due bulli, conoscenti dei suoi ragazzi. «Sabato scorso», denuncia la donna, «a mio figlio, sul pullman, hanno bruciato la tuta nuova. Da dietro, con l'accendino, un altro adolescente gli ha bruciato la giacca della tuta che gli aveva regalato il presidente della squadra di calcio del paese».

La mamma disperata da anni di offese che turbano i suoi due figli, di 15 e 17 anni, ha deciso ora di andare fino in fondo e di denunciare quanto accade alle forze dell'ordine. Insieme a suo marito ha incaricato un legale, l'avvocato Gianni Paris, che ora presenterà un esposto alla procura della Repubblica di Avezzano. Sarà la Procura a verificare la veridicità delle accuse mosse agli studenti sul bus. «I miei figli sono vittime di bullismo da anni», dice la mamma, «alla fermata del pullman mia figlia è stata spinta e ha rischiato di sbattere la testa contro il bus. Offendono lei ma dicono parolacce di ogni tipo anche a me». «Frequentano le scuole ad Avezzano», va avanti, «e ogni volta che escono sono preoccupata perchè so già che rientrano con un racconto diverso che mi angoscia e mi fa star male. Sono stanca di subire umiliazioni e offese, i miei figli sono bravi ragazzi e non meritano di essere trattati così e denigrati davanti a tutti». «Le due persone che danno fastidio ai miei ragazzi», continua, «sono persone che conosciamo e di cui farò i nomi davanti alle autorità competenti. Vorrei che nessuno si permetta di far soffrire dei coetanei solo per il puro divertimento di farlo».

Secondo la donna le parolacce e le offese, più di una volta, sono state fatte anche davanti ad altre persone.

Magda Tirabassi

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