preoccupazione per il rettore di collemaggio
Caduta dalle scale, poi un malore: don Nunzio Spinelli in ospedale
L’AQUILA. Preoccupazione per le condizioni di salute del rettore della basilica di Collemaggio, don Nunzio Spinelli, ricoverato all’ospedale San Salvatore. Don Nunzio, 80 anni, nel primo pomeriggio...
L’AQUILA. Preoccupazione per le condizioni di salute del rettore della basilica di Collemaggio, don Nunzio Spinelli, ricoverato all’ospedale San Salvatore. Don Nunzio, 80 anni, nel primo pomeriggio di ieri era caduto dalle scale procurandosi la frattura di un braccio. Accompagnato al pronto soccorso, dopo le medicazioni era stato riportato a casa, a Coppito. Qui, però, l’anziano rettore di Collemaggio si è sentito male ed è stato necessario un nuovo viaggio verso l’ospedale. Nonostante l’età avanzata, don Nunzio ha reagito alle cure, ma è stato ovviamente trattenuto per gli ulteriori esami. Don Nunzio è un religioso molto conosciuto in città, in quanto da molti anni gestisce la basilica di Collemaggio, la chiesa più importante dell’Aquila, sede dell’unica Porta Santa al mondo al di fuori del Vaticano. Don Nunzio era rettore anche ai tempi del terremoto del 2009, e da allora ha assistito alla ricostruzione della basilica realizzata grazie al contributo dell’Eni e al passaggio sotto la Porta Santa di due Papi. L’ultima volta è stato il 28 agosto dello scorso anno, nel corso della storica visita di Papa Francesco. In quell’occasione il Santo Padre, per la prima volta nella storia della basilica, aveva aperto la Porta Santa. Il 28 aprile del 2009, a pochi giorni di distanza dal sisma del 6 aprile, Papa Benedetto XVI aveva invece attraversato la Porta Santa, aperta per l’occasione, e aveva poggiato il suo pallio sulla teca con le spoglie di Celestino V, un gesto che qualche anno dopo sarebbe apparso evocativo. L’11 febbraio del 2013, infatti, Joseph Aloisius Ratzinger scriveva una pagina storica della chiesa cattolica, rinunciando alla carica di pontefice. Esattamente come era avvenuto il 13 dicembre del 1294, quando a rassegnare le dimissioni era stato proprio Celestino V, canonizzato il 5 maggio del 1313 da papa Clemente V, che aveva accelerato l'iter avviato dal suo predecessore Bonifacio VIII. Molti i messaggi di solidarietà arrivati a don Nunzio, conosciuto e stimato, e i fedeli hanno assicurato una loro preghiera affinché il sacerdote possa lasciare al più presto l’ospedale San Salvatore. Messaggi di pronta guarigione sono arrivati anche da diversi rappresentanti della Chiesa aquilana.
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