il segretario della cgil all’aquila
Camusso: «Sulla ricostruzione si è perso troppo tempo»
L’AQUILA. La Cgil provinciale lo aveva già detto: costituirsi parte civile nel processo ai casalesi, quello che coinvolge imprenditori accusati di contiguità con il clan camorristico per...
L’AQUILA. La Cgil provinciale lo aveva già detto: costituirsi parte civile nel processo ai casalesi, quello che coinvolge imprenditori accusati di contiguità con il clan camorristico per accaparrarsi appalti per la ricostruzione, ai quali è stata anche contestata l’intermediazione illecita nel lavoro con sfruttamento degli operai (costretti a restituire il 50% dei salari). Ieri lo ha ribadito anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che è tornata sull’indagine della Procura distrettuale antimafia dell’Aquila in occasione dell’assemblea del lavoro pubblico e dell’università che si è tenuta all’auditorium del parco del Castello ieri mattina. «Situazioni come questa, in cui il caporalato diventa strumento per portare avanti l’operatività di un settore produttivo, si pongono in diretto contrasto con la base di legalità che il lavoro stesso richiede», ha detto la Camusso, che all’Aquila ha tenuto una delle assemblee per la consultazione degli iscritti in vista della preparazione della “Carta dei diritti universali dei lavoratori”, per la quale il sindacato ha avviato una campagna di consultazione degli iscritti in 35mila assemblee in Italia. L’epilogo sarà una proposta di legge di iniziativa popolare: un nuovo statuto dei lavoratori che, mantenendo i principi costituzionali di quello del 1970, scriva il nuovo diritto del lavoro adeguandolo ai cambiamenti prodotti fino ad oggi. «C’è un'infinità di lavori che non hanno diritti», ha ribadito. Quanto alla ricostruzione post-sisma, per la sindacalista «all’Aquila si sono persi troppi anni».
Marianna Gianforte
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