Canistro, liberato l'insetto per salvare i castagneti
Lotta alla vespa cinese. Quest'anno perso il 70% della produzione. Il sindaco Di Paolo: aiuti concreti agli imprenditori
CANISTRO. Continua la lotta alla vespa cinese (Cinipide galligeno), insetto pericolosissimo per i castagneti della Valle Roveto. È stato liberato nel territorio di Canistro l'insetto antagonista (Torymus sinensis). L'attacco della vespa ha determinato un grave danno alla produzione della castagna Roscetta. Lo scorso anno si è avuta una perdita di produzione di circa il 60-70%; quest'anno, visto i pochi germogli esistenti, la perdita sarà ancora superiore.
L'attività dell'insetto antagonista darà i risultati entro 5 o 6 anni. la lotta biologica contro il Cinipide galligeno del Castagno è iniziata nella Valle Roveto nel 2011 con lo scopo di ristabilire l'equilibrio biologico, alterato dall'accidentale introduzione del cinipide. L'introduzione di questo parassitoide nel ciclo biologico ha dato ad oggi, secondo alcuni esperti, ottimi risultati e sta riscuotendo successo in altre regioni fortemente colpite e colonizzate dal cinipide.
Nella Valle Roveto il progetto, voluto dall'Associazione castanicoltori, è stato presentato dal Divapra (Dipartimento di valorizzazione e protezione delle risorse agroforestali) dell'Università di Torino e dal Servizio fitosanitario regionale Arssa: prevede un programma di lanci triennali dell'insetto antagonista in varie zone castanicole ricadenti nei Comuni di Capistrello, Canistro, Civitella Roveto, Morino, Civita d'Antino e San Vincenzo Valle Roveto.
«A seguito del Convegno organizzato dal Comune di Canistro lo scorso ottobre» commenta il sindaco Antonio Di Paolo «ci siamo attivati per dare un segnale forte di un'azione concreta per la tutela del prodotto tipico più importante della Valle Roveto, la castagna Roscetta. Ringraziamo l'assessore regionale all'Agricoltura, Mauro Febbo, e l'Arssa».
L'attività dell'insetto antagonista darà i risultati entro 5 o 6 anni. la lotta biologica contro il Cinipide galligeno del Castagno è iniziata nella Valle Roveto nel 2011 con lo scopo di ristabilire l'equilibrio biologico, alterato dall'accidentale introduzione del cinipide. L'introduzione di questo parassitoide nel ciclo biologico ha dato ad oggi, secondo alcuni esperti, ottimi risultati e sta riscuotendo successo in altre regioni fortemente colpite e colonizzate dal cinipide.
Nella Valle Roveto il progetto, voluto dall'Associazione castanicoltori, è stato presentato dal Divapra (Dipartimento di valorizzazione e protezione delle risorse agroforestali) dell'Università di Torino e dal Servizio fitosanitario regionale Arssa: prevede un programma di lanci triennali dell'insetto antagonista in varie zone castanicole ricadenti nei Comuni di Capistrello, Canistro, Civitella Roveto, Morino, Civita d'Antino e San Vincenzo Valle Roveto.
«A seguito del Convegno organizzato dal Comune di Canistro lo scorso ottobre» commenta il sindaco Antonio Di Paolo «ci siamo attivati per dare un segnale forte di un'azione concreta per la tutela del prodotto tipico più importante della Valle Roveto, la castagna Roscetta. Ringraziamo l'assessore regionale all'Agricoltura, Mauro Febbo, e l'Arssa».
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